Assale 21enne per strappargli il Patek Philippe. Preso marocchino

Assale 21enne per strappargli il Patek Philippe. Preso marocchino

Fino a qualche anno fa retaggio esclusivo dei cosiddetti «trasfertisti» - che dalla Campania, in giornata, venivano a Milano a mettere a segno il colpo e poi tornavano a casa loro - in questi mesi più che mai gli scippi di orologi preziosi sono diventati trasversali dal punto di vista criminale. Basti pensare che l'ultima banda accusata di questo reato e finita in cella grazie alla squadra investigativa del commissariato Centro, la scorsa settimana, era composta da 4 algerini. Vittime ideali turisti del centro ma, a proposito di variabili ormai impazzite, sabato è stato rapinato anche un bosniaco, assalito nel cortile di casa, a Famagosta, da due uomini armati fino ai denti 8avevano una pistola e un coltello) e decisi a tutto pur di strappargli il Rolex da 50mila euro e gli orecchini d'oro.

Poi, però (e per fortuna) può succedere anche che i colpi sfumino. Sono due ragazzi marocchini gli ultimi responsabili di una tentata rapina di questo genere, nella più «classica» delle location, ovvero nel cuore della città, in corso Venezia. Nella notte delle elezioni, tra domenica e lunedì, il giovanissimo nordafricano, insieme a un complice, dopo averlo avvicinato per strada ha tentato di sfilare un Patek Philippe da 180mila euro dal polso di un italiano di 21 anni, dopo averlo assalito minacciandolo con una bomboletta di spray urticante al peperoncino (che però non ha usato) mentre il ragazzo era in compagnia della fidanzata.

I rapinatori non sono riusciti a impossessarsi del cronografo e sono scappati, ma in via Vivaio sono stati intercettati dagli agenti delle «Volanti», le

pattuglie dell'Ufficio prevenzione generale della questura: ne è nata un parapiglia e un marocchino è riuscito a fuggire. L'altro no. Ha 17 anni ed è stato bloccato e ammanettato in via de Bernardi, vicino a viale Majno.

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