Don Gino Rigoldi, lo storico cappellano del carcere minorile Beccaria, ha compiuto 80 anni e per celebrare il compleanno la Fondazione che porta il suo nome gli ha dedicato una grande festa alla Triennale con ospiti e personaggi del mondo della cultura e delle istituzioni. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha inviato una lettera di auguri. «Non mi è possibile partecipare ai festeggiamenti che Milano ha organizzato per il suo ottantesimo compleanno - si legge nel messaggio che è stato letto all'inizio della festa -, ma desidero farle pervenire egualmente i miei auguri più calorosi, ricordando il suo impegno generoso e fattivo, a servizio della società e in particolare delle sue parti più fragili ed esposte. Ai suoi ragazzi lei ripete che esiste sempre una opportunità di crescita, di riscatto e di uscita dalle difficoltà. Si tratta di un insegnamento prezioso di impegno e di speranza che ha grande valore ed è di grande attualità - conclude il capo dello Stato -. Mi unisco appieno all'abbraccio della comunità milanese che ha sempre trovato in lei un solido punto di riferimento morale e sociale».
Alla serata, tra le tante persone del mondo della cultura e del terzo settore, erano presenti anche il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Triennale Stefano Boeri, l'assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini, don Antonio Mazzi e Javier Zanetti. «Sono orgoglioso e mi fa stare bene vedere tanti ragazzi che aiutati si sono messi in movimento e stanno bene - ha detto don Rigoldi arrivando alla festa in suo onore -. Il desiderio che ho è quello di fare un grosso centro nuovo per i giovani, per musica, teatro, ma anche vorrei avere occasioni per addestrare i ragazzi a stare in gruppo, ad avere una relazione costruttiva e positiva. In questi anni ho aiutato qualche decina di migliaia di giovani».
A fare gli auguri a don Gino c'era anche Lorenzo Jovanotti che ha ricordato il suo incontro con il cappellano, avvenuto 30 anni fa a Milano quando il cantante era all'inizio della carriera. «Siccome non volevo presentarmi a mani vuote al compleanno di una persona così importante per Milano e per me - ha detto Jovanotti - ho pensato di regalargli una canzone e l'ho scritta. Don Gino è una delle persone più importanti della mia vita, questa grande città ha bisogno di lui». L'artista ha eseguito il brano dal vivo sul palco insieme a Saturnino. La canzone si intitola Una volta don Gino. Sala ha definito don Gino Rigoldi «il tipico milanese.
Così serio e anche così matto perché ha dei sogni e delle ambizioni che lo fanno essere così - ha detto il sindaco nel fare i suoi auguri al sacerdote - come sono oggi i milanesi, che coniugano il rigore e la follia».RC
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.