Biciclette, auto, moto e ora anche i monopattini. La mobilità condivisa negli ultimi anni è esplosa e Milano ne è diventata l'indiscussa capitale. Tanto che mentre continuano a nascere aziende, si contano già le prime ritirate: a partire da Ofo, la società cinese di bike sharing che in primavera ha lasciato la città dopo lo sbarco in grande stile nel 2017. A oggi sono dodici i servizi di mobilità condivisa registrati con il Comune. Due con una flotta di bici, cinque di scooter e cinque, anche se Car2go e DriveNow ora sono fusi in ShareNow, di auto. Unico a offrire anche la possibilità di spostarsi con monopattino elettrico, lo scooter sharing di GoVolt. Non sono tutti i mezzi disponibili a Milano, ma sono quelli registrati a Palazzo Marino: gli ultimi arrivati, i monopattini elettrici, non risultano nel conteggio perché la sperimentazione di questo tipo di mobilità è stata approvata di recente dallo Stato con il decreto sulla micromobilità elettrica del ministro Toninelli e bisogna passare per un bando del Comune. Da settembre l'Amministrazione dovrebbe essere pronta, intanto ha chiesto alle cinque aziende del settore di ritirare le flotte fino a regolarizzazione avvenuta: i monopattini infatti avevano già invaso la città. E salvo due eccezioni, quando si parla di mobilità in sharing si sottintende anche il free floating, la possibilità di prelevare e lasciare i mezzi in qualunque, posto purché all'interno di una determinata area.
Auto e noleggi a lungo termine
L'Italia è rappresentata da due aziende su quattro nel settore auto, o meglio uno e mezzo. Il primo è l'Enjoy di Eni. Arrivato sul mercato nel 2013, dopo GuidaMi e Car2go, ha come tariffa base per le sue Fiat 500 rosse 25 centesimi al minuto. Ha lanciato da poco anche un servizio di condivisione di furgoni, costi e logica sono simili: con questa mossa, dopo il fallimento dello scooter sharing, Enjoy punta al mercato dei traslochi come dei piccoli e medi trasporti di merci. L'altra bandierina italiana è Share'ngo, marchio italo-cinese unico a contare su una flotta completamente elettrica a Milano. Costa mediamente 28 centesimi al minuto ed è frutto di un progetto italiano sviluppato poi con un'azienda cinese. I tedeschi di ShareNow, nata dalla fusione di Car2go e DriveNow, sono ora il braccio nel settore del gruppo Bmw e puntano a un modello orientato agli affitti lunghi: se la tariffa per un viaggio breve è mediamente di 45 centesimi al minuto, il costo può scendere fino a 20 centesimi se si approfitta delle promozioni e si affitta l'auto per un'intera settimana. C'è infine GuidaMi, prima ad arrivare sul mercato e la sola a basarsi su una rete di postazioni fisse, è entrata a far parte del colosso francese Europcar. Oggi si chiama Ubeeqo e offre solo noleggi da un'ora in su: anche quest'azienda punta a tempi più lunghi e a una clientela business. Sono molteplici i pacchetti per i noleggi lunghi, ma per chi vuole usare l'auto solo per un'ora il costo è di 5 euro più 0,25 a chilometro.
Motorini e studenti in sella
MiMoto è un'altra iniziativa italiana oggi attiva su Milano e Torino con scooter elettrici per due persone. Con un costo al minuto di 0,23 centesimi è tra i più economici. Inoltre l'area in cui ci si può spostare è ampia: copre da piazza Maciachini a Famagosta, con un'«isola» in Bovisa. Il cliente a cui mira sembra essere lo studente: MiMoto è infatti convenzionato con Politecnico, Iulm, Cattolica e Ied. Zigzag, startup romana, offre invece una flotta mista tra benzina ed elettrico. La zona in cui poter lasciare il motorino è più piccola delle altre e il costo al minuto è di 0,29 euro. Ma almeno anche in questo caso si può viaggiare in due. Tra i più diffusi c'è anche la spagnola Ecooltra che chiede 0,29 euro al minuto per uno scooter a due posti con un'ampia zona per il parcheggio: già estesa oltre la circonvallazione della 90/91, l'area ha isole e propaggini in Bovisa, Bicocca, Quarto Cagnino, Rogoredo e Taliedo. Il colosso francese Cityscoot è tra gli ultimi arrivati, ma può contare su una flotta numerosa e un'ampia area di utilizzo. Il costo è di 0,29 euro al minuto e può scendere con gli abbonamenti, ma la pecca è che è un monoposto. Infine c'è GoVolt: Il più economico, la tariffa è 0,20 centesimi al minuto per questi scooter elettrici a due posti, e l'unico a comprendere nella flotta i monopattini. La zona di parcheggio è tra le più piccole.
Le bici tra stalli e flusso libero
Nel settore del bikesharing resistono solo il gigante cinese Mobike e BikeMi. E con due modelli diversi: gli asiatici offrono il servizio in free floating, mentre quello gestito da Atm è basato sulle postazioni fisse. Mobike costa 1 euro i primi 20 minuti e poi la fattura dipende molto dalla durata dell'utilizzo. Per BikeMi serve un abbonamento: l'annuale costa 36 euro, il settimanale 9 e il giornaliero adatto ai turisti 4,50. Prima mezz'ora gratis, poi 0,50 euro ogni 30 minuti. Ovviamente per garanzia serve la carta di credito, non bastano ricaricabili e bancomat: un limite per molti, soprattutto per i giovani.
I monopattini
Quella imposta dal Comune alle società di noleggio dei monopattini elettrici (in città erano già in pista, tra le altre, Helbiz, Dott, Tier, GoVolt, Circ) dovrebbe essere solo una pausa.
Una volta pubblicato il bando, gli operatori potranno farsi avanti, rispettando i paletti normativi: i mezzi dovranno essere dotati di luci e di limitatore di velocità, inoltre il noleggiatore dovrà informare chiaramente il cliente sulle regole di utilizzo. Dal divieti di circolazione sui marciapiedi e in contromano, ai limiti di velocità, alla maggiore età richiesta per salire a bordo.
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