Auto da sognare e da provare. Il "MiMo" invade vie e piazze

Via alla kermesse con le novità e i bolidi di extra lusso. Ma la Maserati davanti al Comune fa infuriare i Verdi

Auto da sognare e da provare. Il "MiMo" invade vie e piazze

Per il presidente lombardo Attilio Fontana sarà un evento strategico, un'occasione per «creare un ponte tra Milano e Monza, la città dell'Autodromo, abbracciando idealmente tutto il territorio regionale». È ripartito ufficialmente ieri il MiMo 2022 Milano Monza Motor Show, l'evento internazionale dedicato ai motori che porta in scena le novità di 50 brand tra case automobilistiche e motociclistiche. E che punta a intercettare più di 500mila visitatori, coinvolgendo collezionisti e club internazionali. Una kermesse completamente gratuita e diffusa sulle due città. Milano, dove già campeggiano fiammanti Lamborghini e Aston Martin per le vie del centro, sarà principalmente luogo dell'esposizione statica e dell'area «Test drive». A Monza, invece, supercar, hypercar e auto classiche di pregio sfileranno nel week-end tra le strade della città. Sabato, inoltre, gli equipaggi della Mille Miglia entreranno nell'Autodromo nazionale e disputeranno l'ultima prova cronometrata tra i box e i paddock ricchi di novità delle case automobilistiche del Milano Monza Motor Show. Un momento speciale per il Tempio della velocità di Monza che quest'anno si prepara a festeggiare il centesimo anniversario dalla sua nascita. Secondo Fontana il MiMo rappresenta un momento «importante» per il comparto lombardo dell'automotive che si pone in continuità «fra l'Autodromo, laboratorio di sperimentazione e hub dell'innovazione, e la città, la piazza e i cittadini». Dopo il successo della prima edizione, il Pirellone ha deciso di sostenere ancora la manifestazione con un contributo economico di 200mila euro. Un settore, quello dell'automotive, «rilevante per la Lombardia sia da un punto di vista economico e occupazionale che come storia e tradizione». E sarà l'occasione anche per parlare di sostenibilità, un argomento «su cui dobbiamo ancora discutere molto».

In rappresentanza del Comune alla presentazione in piazza Duomo c'era l'assessore allo Sport Martina Riva che ha sottolineato la scelta di organizzare MiMo dopo la chiusura delle scuole per permettere la partecipazione di giovani e famiglie. Per il sindaco di Monza Dario Allevi, che si è detto fiducioso per il ballottaggio del 26 giugno, ci sono «tutte le premesse per cui questa quattro giorni sia un evento di grande successo di pubblico e di interesse e che metterà la nostra città al centro di flussi turistici che si muovono in base alle passioni motoristiche». Eventi come questo, per il presidente di MiMo Andrea Levy «servono a far incontrare pubblico e case automobilistiche e a dare risposte sempre più personalizzate per le esigenze di una mobilità in evoluzione». Il presidente di Aci Milano, Geronimo La Russa, si è invece soffermato sulla «nuova formula open air» della kermesse, «a contatto con il pubblico, così che tutti possano vedere gratuitamente le novità del mondo delle auto».

Non potevano mancare all'appello le polemiche contro il MiMo degli ambientalisti, capeggiati come sempre dal consigliere comunale milanese dei Verdi Carlo Monguzzi che non ha gradito l'idea di esporre una Maserati davanti Palazzo Marino: «Un invito a comprare e usare auto, per di più di lusso.

Il Comune con la mano sinistra fa finta di voler disincentivare l'uso delle macchine, con la destra promuove un'iniziativa che è fatta proprio per venderne di più». Polemica anche la presidente lombarda di Legambiente, Barbara Meggetto, «sconcertata» che si sia riproposto il MiMo in centro.

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