Benedetto Marcello: «Il mercato dà vitalità»

La voce degli esercenti dopo le polemiche dei residenti: il caos non è colpa delle bancarelle

Michelangelo Bonessa

Il mercato di Benedetto Marcello continua a far discutere. Il progetto di riqualificazione della via che dovrebbe partire entro la fine di agosto ha spinto i residenti ad avviare una petizione per essere ascoltati dal Comune: trovano il piano che gli è stato presentato troppo a misura di ambulante e poco rispettoso del vincolo a cui è sottoposta l'area. E in tanti continuano a chiedere se non sia possibile spostare il mercato altrove. Ora però intervengono anche i commercianti. Per loro infatti l'appuntamento settimanale con le bancarelle è una ricorrenza storica che tiene viva la via allontanandone il degrado: il mercato si tiene in Benedetto Marcello dagli anni Trenta e ha anche la funzione di non lasciare spazio a fenomeni di spaccio come nel vicino piazzale della stazione Centrale. «I mercati settimanali contribuiscono a tenere vivi i quartieri afferma Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano - ed è evidente che non si possa addossare solo agli operatori tutti i problemi legati alla condivisione degli spazi urbani».

Se c'è una parte che non ha funzionato, è quella dell'Amministrazione comunale: Palazzo Marino non avrebbe creato gli spazi adeguatamente attrezzati per limitare i disagi di commercianti e residenti. «Tra sabato e martedì sono circa 300 le imprese che vi lavorano, fino ad oggi è da anni che gli stessi lavoravano in un luogo indecente per una città come Milano commenta Franco Sacco, presidente Anva Confesercenti Milano - Il caos si crea se non vi sono controlli continui ed efficaci, gli operatori devono fare la loro parte adeguandosi alle norme e alle regole: l'Amministrazione deve fare la sua parte organizzando delle aree dove possibile atte a svolgere al meglio l'attività del commercio ambulante, una forma di commercio di vicinato che serve al ceto medio basso che non può permettersi di frequentare i negozi grandi firme per fare i propri acquisti».

La questione sta coinvolgendo sempre più parti politiche, in particolare per l'attenzione al verde: gli alberi nell'area occupata dal mercato, che negli altri giorni viene utilizzata come parcheggio, hanno subito diversi danni negli ultimi anni. E questo fatto ha saldato gli interessi di diversi schieramenti della politica locale: «In questo caso non è una questione di bandiere politiche - sottolinea Pierluigi Riccitelli, consigliere del Municipio 3 del Movimento 5 Stelle non si capisce perché per fare i lavori di riqualificazione non si debba rispettare il vincolo a cui è sottoposta l'area, tra l'altro è vero che il mercato c'è dagli anni Trenta, ma ormai non è più lo stesso, perché il sindaco Sala che ha tenuto per sé la delega all'Ambiente sembra insensibile in questo caso?».

Per adesso però non è ancora stato pubblicato il progetto completo di rendering: il Comune infatti pensa di renderlo pubblico nei prossimi giorni, forse il tempo in più servirà proprio ad ascoltare la voce di cittadini e commercianti.

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