Boom di truffe online. Un milanese su quattro "violato" su internet

Tra carte di credito clonate e identità rubate la rete è sempre più un territorio a rischio

Boom di truffe online. Un milanese su quattro "violato" su internet

«Un'esplosione di truffe informatiche». Delinea una realtà ben precisa l'espressione usata dal prefetto Renato Saccone martedì nell'ambito della diffusione dei reati interforze denunciati nella città di Milano nel 2021. In dieci anni, dal 2011 al 2021, i casi di truffa messa a segno sul web sono passati da 3mila809 a 11mila784, per un aumento complessivo del 79.75 per cento. Quello elaborato dal ministero dell'Interno è più o meno il medesimo scenario inquadrato da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da «Ipsos». Che evidenzia come un milanese su quattro abbia subito violazioni digitali, personalmente o ai danni di un membro della propria famiglia. Si tratta di numeri importanti, di migliaia di violazioni: dal furto d'identità alla clonazione della carta di credito, dalla violazione della privacy, fino al complesso capitolo dei casi cyberbullismo.

L'indagine di Changes Unipol ha analizzato percezione, rischi, esperienze personali e misure adottate dagli italiani sul tema Cyber Risk. Una vera e propria inchiesta realizzata attraverso un campione nazionale rappresentativo della popolazione di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui) e residenti nelle principali aree metropolitane (rappresentativi di oltre 13 milioni di individui) secondo genere, età, area geografica, ampiezza del centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare.

La ricerca rileva come le violazioni decrescano con l'aumentare dell'età: spiccano nella cosiddetta «generazione Z» (persone che hanno tra 16 e 26 anni), seguita dai Millennials (persone tra i 27 e i 40 anni) e dalla Generazione X (persone tra i 41 e i 56 anni). Fanalino di coda sono i Baby Boomers (persone tra i 57 e i 64 anni).

Più di un milanese su due (55%) si sente minacciato da possibili violazioni digitali. Solo il 26 per cento dei milanesi non percepisce invece il Cyber Risk come un pericolo, mentre il 19 per cento dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio, e le relative conseguenze, evidenziando, quindi, poca consapevolezza e vulnerabilità.

Tra i rischi percepiti più gravi nella navigazione web si rileva la clonazione della carta di credito (54 per cento) e il furto di identità (53 per cento). La classifica dei rischi considerati più gravi nella navigazione web vede al vertice la clonazione della carta di credito (54 per cento), seguito dal furto d'identità (53 per cento). All'ultimo posto l'impiego e la diffusione non autorizzati di fotografie personali (29 per cento).

Tra le varie violazioni digitali, merita un approfondimento specifico il Cyber Bullismo, fenomeno sociale che si sta sempre più imponendo come tipica manifestazione della criminalità minorile.

I dati di Changes Unipol, elaborati da «Ipsos», confermano tale rilevanza: il 34 per cento dei milanesi valuta il Cyber Bullismo come un grave rischio.

Sul fronte delle contromisure adottate dai milanesi per proteggersi dal Cyber Risk, la ricerca evidenzia come esse siano basate molto sul «fai-da-te»: il 58 per cento cerca, infatti, tenta di contrastare questo rischio fornendo solo dati personali obbligatori e indispensabili e il 38 per cento ritiene sufficiente non divulgare foto di minori.

In tale difficile contesto, fatto di rischi digitali, reali e

percepiti, si distinguono l'e-commerce e i pagamenti online: l'80 per cento dei milanesi li ritiene infatti sicuri (l'11 per cento «molto sicuri»), un dato superiore rispetto alla media nazionale che si attesta al 77 per cento.

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