Bordonali: «No ai profughi nelle case Aler»

«Nelle case Aler di proprietà della Lombardia non saranno ospitati rifugiati, aspiranti profughi o clandestini». Queste le parole di Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, protezione civile e immigrazione della Regione in merito al bando sull'accoglienza emesso dal Comune di Milano.«Palazzo Marino ha emesso un bando demenziale, in cui s'invitano i cittadini milanesi ad accogliere rifugiati e richiedenti asilo in cambio di 350 euro al mese. È un documento pericoloso, perché consente di ospitare anche coloro che di fatto risultano ancora clandestini e che nella maggioranza dei casi saranno confermati come tali. Si tratta di un enorme problema di sicurezza, oltre che di oltraggio al buonsenso» conclude l'assessore Bordonali.A darle manforte Fabrizio Sala, assessore alla Casa.

Che ha puntualizzato che gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono soggetti al regolamento regionale 1/2004, che disciplina anche la presenza di persone estranee alla famiglia assegnataria degli alloggi. Ed è il proprietario dell'alloggio, in questo caso l'Aler, a valutare se ci sono le condizioni per concedere l'autorizzazione all'ampliamento del nucleo familiare.RC

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