Broadway porta a Milano la Bella che bacia la Bestia

Lo spettacolo targato Disney ha il primato delle repliche Arriva in città nel tour mondiale, poi partirà per l'Asia

Una favola natalizia perfetta, una fiaba amatissima dai bambini (grazie alla versione animata della Disney), un musical di Broadway che ha macinato record e lunghe teniture in patria e all'estero raccogliendo in due decenni 35 milioni di spettatori, una colonna sonora ricca di melodie (di Alan Menken, liriche di Tim Rice) che, anno dopo anno, stanno guadagnandosi i crismi del grande classico. Senza contare le numerose versioni cinematografiche (alcune autoriali come quella di Jean Cocteau del 1945) ispirate al mito letterario nato tra i canti popolari e fissato su carta in due versioni risalenti al '700, a firma di Madame de Villeneuve e Leprince de Beaumont.

Insomma, le occasioni per tuffarsi nella leggenda de La Bella e la Bestia non mancherebbero, ma lo spettacolo in arrivo al teatro degli Arcimboldi da domani al 28 dicembre (ore 20.45, sabato e domenica anche ore 16, ingresso 90/25 euro, info 02.64.11.42.212) - con il titolo originale americano Beauty and the Beast aggiunge una caratteristica pregevole: affidato alla regia di Rob Roth (primo regista assoluto dello show nel 1994), alle scenografie colorate e orientaleggianti di Stanley Meyer e alle coreografie di Matt West, questo show in lingua originale (con sopratitoli in italiano) conta su un cast di altissima qualità e su effetti speciali che (soprattutto nella scena finale della trasformazione della Bestia in Principe) lascerà di stucco il pubblico.

Si tratta di uno spettacolo in tour mondiale, il cui esordio è avvenuto a Istanbul il 9 ottobre e che, prima di raggiungere Milano, è stato applaudito ad Abu Dhabi, Salonicco, Trieste, e proseguirà per il continente asiatico, da Manila fino a Macao, dove l'ultimo ruggito della Bestia si spegnerà a fine giugno. Il popolo milanese del musical si vede servita - grazie all'infaticabile patron teatrale Gianmario Longoni, che agli Arcimboldi ha da poco portato l'evento Matthew Bourne's Swan Lake - un'occasione preziosa per ritrovarsi a domicilio un pezzo di Broadway, e non è poco. Con 30 attori e ballerini, un'orchestra di 11 musicisti dal vivo, la sfilata di ben 580 costumi (realizzati da Ann Hould-Ward, che per essi ha vinto il prestigioso Tony Award) e 80 parrucche, Beauty and the Beast promette di essere una festa dell'occhio e dell'udito.

Protagonisti centrali di questo che è il settimo spettacolo più longevo nella storia di Broadway (in cima ci sono Il fantasma dell'Opera e Cats di Andrew Lloyd Webber) sono Hilary Maiberger/Belle e Darick Pead/Beast, giovani e talentuosi artisti: Maiberger, voce potente e cristallina originaria di Yucaipa, California, è già una veterana, avendo partecipato a musical come My Fair Lady , South Pacific , Evita e Aladdin , mentre il più attoriale Pead, originario dello Utah, è alla sua prima grande esperienza internazionale. «Il segreto di questo musical - spiega il regista - è il potente messaggio romantico e morale, la storia in cui un principe viziato vittima di un incantesimo e trasformato in mostro può salvarsi solo attraverso l'amore sincero di una ragazza, che sa riconoscere la sua bellezza interiore a discapito dell'aspetto e le canzoni di Alan Menken, già celebri per il cartone animato della Disney, perfettamente melodiche ma non scontate, avvolgenti».

Uno dei segreti di questo spettacolo è Hilary Maiberger, praticamente una predestinata: «Sono cresciuta guardando e riguardando il film, fino a tre volte al giorno, trascinando verso la follia mia madre - dice divertita l'attrice -. Quando avevo 10 anni fu lei a portarmi a vedere Beauty a Los Angeles, il mio primo musical in teatro. Fu naturale per me sognare di diventare Belle, un giorno. É surreale che oggi io stia vivendo il mio sogno.

Per di più girando il mondo». Ora che è adulta, la bella Hilary ai sogni ha sostituito le ambizioni: «Vorrei un giorno misurarmi con il ruolo di Christine Daaé nel Fantasma dell'Opera ». Di sicuro, la sua voce può scalare questa montagna.

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