Alberto Giannoni
La caserma Montello sarà presto destinata all'accoglienza di un gran numero di migranti. Si parla di 300 persone, ospitate in via Caracciolo da novembre e fino alla fine del 2017. Dentro la Montello, però, c'è un campo di calcio. Un campo grande, da undici, in erba. Oggi non si bene in che condizione sia, ma quell'impianto fa invidia alle associazioni sportive del quartiere, che per questo si sono coalizzate e intendono scrivere al Comune, per chiedere la possibilità di utilizzare il campo, destinandolo alla loro normale attività, dedicata all'agonismo o al settore giovanile.
Dell'iniziativa si è parlato mercoledì sera nel corso dell'assemblea pubblica con l'assessore comunale alla Sicurezza, Carmela Rozza, che ha toccato il municipio 8 nella quarta tappa del suo «tour» fra le zone di Milano, finalizzato all'ascolto di cittadini ed eletti in vista della riorganizzazione della polizia locale ma anche di una migliore gestione di problemi ed emergenze segnalate nei quartieri.
La lettera dei club sportivi sulla Montello è già pronta e i promotori stanno raccogliendo le adesioni di varie associazioni sportive del quartiere. In calce ci sono già alcune firme. È stato un dirigente di una di queste associazioni sportive, Piero Oldani, a preannunciare l'iniziativa, intervenendo all'incontro nella sede del Consiglio in via Quarenghi. Nessuna protesta contro gli immigrati da parte sua. Certo, in sala c'erano anche cittadini preoccupati per la soluzione della Montello. Oldani, però, ha parlato da uomo di sport, facendo parte di un'associazione che conta circa 400 iscritti ma - come altre - sconta quela cronica carenza di impianti sportivi che i club e le scuole conoscono bene ( soprattutto in quella zona di Milano) tanto da doversi rivolgere a impianti privati, a prezzi di mercato: «È un malessere diffuso presso le associazioni della zona sud del municipio 8 - spiega - con gravi ripercussioni su bilanci e quote associative. Per questo lanciamo questa protesta, che sta trovando interesse, è un problema comune». «Nella Montello - spiega ancora Oldani - c'è un campo di calcio a undici. L'unico di questa zona. Noi - spiega Oldani - chiediamo la possibilità di stralciare l'accesso al campo con un ingresso separato. Nulla vieta di ipotizzare l'uso sociale di un pezzo di Montello, magari per gli sport indoor. Perché no?».
Sarà il Comune, presto, a dover rispondere. Il caso della caserma che dal primo novembre diventerà centro di accoglienza ha occupato gran parte del tempo che il Consiglio municipale (formalmente la sua commissione Sicurezza) ha dedicato all'incontro con l'assessore. Rozza ha ascoltato gli interventi di cittadini e rappresentanti di commercianti o comitati. E sul caso Montello ha rassicurato i cittadini, preoccupati per le possibili ripercussioni sulla sicurezza della zona.
L'assessore ha annunciato che fin dall'inizio di questa sistemazione di trecento migranti alla Montello ci sarà un presidio, di militari e forze dell'ordine: «C'è già un accordo con il prefetto - spiega l'assessore - La polizia locale garantirà la presenza di una pattuglia costante e chiederemo la collaborazione della polizia di Stato e credo che risponderanno positivamente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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