Il Cenacolo diventa set per gli aspiranti registi

Al via un progetto d'arte destinato a giovani di Dergano e Barona. Obbiettivo due "film"

Il Cenacolo diventa set per gli aspiranti registi

Ripartire da Leonardo da Vinci e dalla sua opera simbolo, quella pittoricamente più rappresentativa, il Cenacolo. E con un obbiettivo che certo piacerebbe al Genio: inventare guardando, ma senza necessariamente copiare, bensì ispirandosi a un'icona per sviluppare nuove frontiere visive. É tutto qui il senso di «Cenacolo live», il nuovo progetto di Connecting Cultures Fondazione per le Arti, l'Interdisciplinarietà e la Ricerca (F.A.I.R.) e Impresa sociale che si occupa di progettazione culturale e arte partecipata dedicata ai luoghi, alle comunità e alla rigenerazione territoriale. E di rigenerazione territoriale parliamo dal momento che il progetto artistico si rivolge ad artisti multumediali ed aspiranti registi tra i 18 e i 35 anni provenienti dalle aree urbane di Dergano e Barona.

Ancora una volta i riflettori si accendono dunque sulle periferie e sulle loro connessioni con il cuore della città. «Cenacolo Live», nella fattispecie, si svilupperà attraverso visite guidate all'opera leonardesca e la realizzazione di workshop e laboratori nei due quartieri di Dergano e Barona che porteranno alla creazione di due performance live e, successivamente, di due opere video. Le opere multimediali, realizzate dai ragazzi delle due comunità sotto la guida del collettivo di artisti multimediali Film Live Association impegnati nello sviluppo della cinematografia dal vivo, saranno successivamente offerte al pubblico e ai visitatori del Museo Vinciano.

Il progetto - nato in partnership con Direzione Regionale Musei Lombardia, Museo del Cenacolo Vinciano, Nuovo Armenia, Asnada, Comunità Nuova Onlus e vincitore del bando «Per la Cultura» di Fondazione Cariplo - avrà una durata di 24 mesi. Nelle intenzioni degli organizzatori, il processo avverrà attraverso visite guidate all'opera leonardesca e la realizzazione di workshop con gli artisti multimediali di Film Live Association coinvolgendo 15 partecipanti della comunità di ognuno dei due municipi, già selezionati tramite un'open call lanciata lo scorso gennaio.

«L'open call ossia la chiamata a partecipare lanciata dal quartiere di Dergano è un invito aperto a giovani con diverse abilità, competenze, sensibilità e attitudini per formare insieme agli artisti una comunità empatica educante» sottolinea Anna Detheridge, Presidente di Connecting Cultures, associazione che ha

sede a Milano e che nei suoi progetti coinvolge artisti, architetti, sociologi, economisti, designer e performer. «L'obiettivo è di costruire competenze in ambito creativo coinvolgendo i cittadini intorno all'Ultima Cena».

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