Un provvedimento «pieno di burocrazia e norme assurde che certifica la palese impreparazione della sinistra in materia di diritti degli animali. Solo grazie a Forza Italia abolito l' obbligo museruola dentro le aree cani e una tassa ingiusta verso anziani e meno abbienti». Così il capogruppo azzurro Gianluca Comazzi ha criticato il testo definitivo del «Regolamento per il benessere e la tutela degli animali» approvato ieri con i voti della maggioranza di centrosinistra in Comune. «I costi della formazione per il patentino ricadranno sui milanesi. Vergognoso ampliare la lista di proscrizione su razze canine». Perché «oltre a inutili disposizioni sulle dimensioni delle vasche per i pesci o i contenitori per rettili, il Pd ha introdotto il vergognoso patentino obbligatorio per le presunte razze di cani pericolose, un progetto del quale neppure gli operatori erano a conoscenza. Il sospetto - continua Comazzi - è che il Comune non stanzierà risorse aggiuntive e i costi di questa formazione ricadranno sui cittadini. Un altro aspetto vergognoso del regolamento è l'ampliamento della lista di proscrizione che discrimina sempre più razze canine, quando in altre regioni il Tar ha già annullato ordinanze simili». A detta di Comazzi «anche i veterinari saranno vessati da norme ridicole, come quella che impone l'esposizione del cartello relativo all'obbligo di iscrizione dell'animale, pena sanzione fino a 240 euro. Siamo di fronte al solito dirigismo della sinistra, quando la realtà è che i nostri veterinari sanno bene cosa fare senza che il Comune li minacci con penalità. Grazie alla nostra azione politica siamo riusciti ad abolire l'obbligo perenne di museruola dentro le aree cani, oltre alla tassa ingiusta per i proprietari impossibilitati a prendersi cura del proprio animale (che sarà ricalcolata in base all'Isee)».
Di tutt'altro parere l'assessore Roberta Guaineri che parla di «uno strumento per una rinnovata cultura del rispetto degli animali in città, frutto di un percorso condiviso e partecipato», facendo riferimento alle numerose modifiche di legge intervenute in materia di tutela animali, a partire dalla Legge 130 del 2008 che riconosce gli animali come «esseri senzienti».
Tra le novità introdotte dal nuovo Regolamento, un maggior rigore nella detenzione e vendita di alcune specie animali esotiche a tutela dell'ambiente, perché specie invasive e del loro benessere «perché specie che richiedono alta professionalità per la loro corretta gestione», maggiore tutela delle colonie feline, introduzione e promozione del «Patentino per proprietari di cani appartenenti a un elenco di razze potenzialmente pericolose per educare i cittadini a un corretto rapporto tra l'uomo e gli altri animali», salvaguardia dei nidi di rondoni in caso di interventi edilizi, norme per la gestione dei crostacei vivi destinati all'alimentazione per minimizzarne la sofferenza, più rigore per circhi e spettacoli itineranti e divieto di attendamento di circhi con al seguito esemplari di primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi, rinoceronti, ippopotami, giraffe.
E poi modifiche per le attività di cessione e o affido di cani e gatti del parco-canile comunale, divieto di vendita di animali d'affezione nei mercati allestiti in modo temporaneo, limitazione nell'autorizzazione di attività pirotecniche, divieto di accattonaggio esibendo animali, a esclusione dei cani qualora venga accertato che si tratti di «compagni di vita» dei mendicanti che li detengono.Bruno Lippi
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