Dieci giorni di proiezioni, anteprime, incontri con gli autori, attori e critici, tavole rotonde ed eventi speciali. Fino al 14 aprile torna il Festival «Il cinema italiano visto da Milano», che festeggia quest'anno la sua undicesima edizione e - per l'occasione e per la prima volta - coinvolge il carcere di Milano Bollate. Organizzata da Fondazione Cineteca Italiana e sostenuta da Direzione Generale Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano e Paderno Dugnano, la manifestazione ha rinnovato e consolidato il rapporto di collaborazione con la Scuola Civica di Cinema e Televisione di Milano. Alcuni degli appuntamenti del festival vedranno infatti la Scuola Civica e i suoi studenti coinvolti e impegnati in prima persona. Accanto alla consueta vetrina della miglior produzione cinematografica italiana della passata stagione, quest'anno la rassegna si concentra in particolar modo sulle opere prime e sulle produzioni inedite girate da giovani registi e recitate da giovani attori. Oltre alle opere prime del concorso «Rivelazioni» sono stati inseriti in programma anteprime e documentari realizzati da allievi della Scuola Civica di Cinema di Milano, i quali, oltre a giudicare i film del concorso, sono chiamati anche ad animare i vari incontri con i protagonisti in programma durante il Festival.
A questo proposito è stata ideata una tavola rotonda dal titolo «Esordire al cinema: la produzione dell'opera prima in Italia», in cui interverranno Carlo Brancaleoni, Emiliano Morreale, Nicola Borrelli, Laura Zagordi e Alberto Contri. Durante il Festival verranno proiettati in presenza degli autori lungometraggi e documentari non ancora distribuiti in sala. Tra gli altri: «Il volto di un'altra» (di Pappi Corsicato, con Alessandro Preziosi e Laura Chiatti); «Enzo Avitabile Music Life» (J. Demme, con Enzo Avitabile, la sua straordinaria musica e la sua splendida Napoli); «Como estrellas fugaces» (Anna di Francisca, commedia raffinata e divertente con un cast internazionale in cui spiccano l'attore serbo Miki Manojlovic e la spagnola Maribel Verdù); «La sedia elettrica» (Monica Stambrini, sorprendente backstage di «Io e te», con un Bertolucci mai così intimo e giocoso); «Il piccolo mare» (Maurizio Zaccaro, omaggio del regista alla sua terra, la Romagna, e omaggio a Federico Fellini); «Parole in gioco e Morando's Music» (Luigi Faccini, su due primarie figure della cultura italiana come Lorenzo Enriques e Morando Morandini); «La città delle donne» (Chiara Sambuchi, un viaggio alla ricerca dell'identità della donna nel XXI secolo). Come sempre saranno cinque i lungometraggi non ancora distribuiti in sala del concorso «Rivelazioni», quattro dei quali, quest'anno, opere prime. Il filo rosso che li lega è di essere film i cui personaggi, presi in storie di solitudine, fragilità e sofferenza, non smarriscono mai il coraggio e la speranza e sono mossi da una grazia che testimonia la loro mai sconfitta voglia di vivere. L'importante novità di questa edizione 2013 del festival è che i film del concorso «Rivelazioni» saranno proiettati anche all'interno del carcere di Milano Bollate e saranno sottoposti a una giuria di detenuti che decreterà a sua volta l'opera migliore. Nelle giornate del festival, verranno riproposti anche alcuni dei migliori lungometraggi della stagione. Fra questi, «L'intervallo» (L. Di Costanzo), «Alì ha gli occhi azzurri» (C. Giovannesi), «L'estate di Giacomo» (A. Comodin), «Gli sfiorati» (M. Rovere. Un altro importante appuntamento del festival, interamente in programma al MIC-Museo Interattivo del Cinema, è la rassegna tematica «Effetti personali», realizzata grazie al progetto europeo Grundtivig (a cui la Cineteca Italiana ha aderito nel gennaio 2012) e dedicata alla difficile situazione del carcere e dell'esperienza della detenzione, caratterizzata dalla presenza di molte opere realizzate all'interno delle case di reclusione, sia milanesi sia di altre città italiane. Fra i titoli in programma segnaliamo le anteprime «Il gemello» (V. Marra), «Ossigeno» (P. Cannizzaro), «Fratelli e sorelle. Storie di carcere» (B. Cupisti), «Le Jardin des merveilles» (A. Hamzehian) e alcuni rari lunghi e mediometraggi sul tema. Nell'ambito della rassegna è stata organizzata ieri una tavola rotonda sul tema delle funzioni terapeutiche e risocializzanti dell'attività artistica e creativa nei luoghi di detenzione a cui interverrà, fra gli altri, Matteo Garrone.
Il festival si chiude con la Masterclass con Marina Massironi, attrice cinematografica e teatrale, protagonista di uno dei film del concorso «Rivelazioni» 2013, «Pulce non c'è», e quella con Daniele Cipri, a cui si aggiunge la presentazione in anteprima del restauro dei filmati dell'attore milanese Edoardo Ferravilla.
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