Cologno Monzese, senegalese aggredisce trans: arrestato

Il trans, di origini peruviane, è stato aggredito nel sottopassaggio della metropolitana della stazione di Cologno Nord. Pr fermare la violenza è stato provvidenziale l’intervento dei passanti

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)
Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Nonostante la presenza di diverse persone ha aggredito un trans palpeggiandolo ripetutamente nel sottopassaggio della metropolitana milanese della stazione di Cologno Nord. Un’azione sconcertante, quella compiuta ieri da un senegalese di 43 anni ai danni di uno straniero di origini peruviane, che è stata fermata dai passanti i quali, inorriditi da quanto stava accadendo, hanno subito dato l’allarme chiamando i carabinieri.

Sul posto sono giunti i militari della Tenenza di Cologno Monzese che hanno individuato e bloccato il responsabile del grave fatto. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni del peruviano.

Dalla prima ricostruzione dei fatti è emerso che l’africano si è avvicinato al trans e, in un impeto di follia, si è tolto i pantaloni. A quel punto il senegalese ha aggredito il peruviano anche se in zona erano presenti diverse persone.

Sono state queste ultime, insieme al personale dell’Atm, che con coraggio sono intervenute lanciando l’allarme. L'uomo, capendo che erano in arrivo le forze dell’ordine, è scappato provando a far perdere le proprie tracce ma è stato individuato e bloccato non lontano dal luogo dove stava compiendo l’aggressione. Al momento la posizione del 43enne senegalese è al vaglio del pm di Monza.

Un episodio grave che rilancia il tema della sicurezza. Una questione fondamentale per i cittadini. Quella compiuta dal senegalese non è l'unica azione di violenza registrata in Lombardia nelel ultime ore. È di ieri la notizia di un 21enne, Matteo Angelo Errigo, arrestato dalla Squadra mobile di Milano con l’accusa di violenze sessuali su quattro donne, con una età compresa tra i 19 e i 33 anni, commesse tra maggio e giugno scorso.

Secondo gli inquirenti è molto probabile che il giovane abbia seguito sempre lo stesso schema per portare a termine i suoi piani: il ragazzo individuava le "prede" mentre uscivano a volte da palestre delle zone centrali della città, le seguiva a bordo di un monopattino elettrico e poi le aggrediva, anche mentre parlavano al telefono, costringendole a subire atti sessuali.

Fatto ciò il ragazzo, con precedenti per maltrattamenti

sulla madre, scappava utilizzando il già citato monopattino. L’ordinanza di arresti domiciliari è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Roberto Crepaldi su richiesta del pm Pasquale Addesso.

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