Cos'è il Natale milanese senza la Prima della Scala e senza gli «Oh Bej! Oh Bej!»? Lo scopriremo tristemente quest'anno a causa della pandemia. Praticamente tutte le occasioni di ritrovo e di celebrazione, sia commerciali sia culturali, salteranno. Le luminarie, almeno quelle, ci saranno. Ma di sicuro le prossime Feste saranno sotto tono.
Non è ancora certo che il solito shopping a caccia di regali e prelibatezze per i cenoni sarà totalmente compromesso, le misure restrittive in vigore scadono il 3 dicembre, a ridosso della settimana di Sant'Ambrogio. I commercianti sperano che si deciderà di riaprire almeno parzialmente i negozi, però non è possibile fare previsioni. Di certo non ci sarà il rito laico della Prima della Scala e questo non succedeva dall'ultima guerra. La rappresentazione del 7 dicembre della Lucia di Lammermoor di Donizetti è stata cancellata. Sarà sostituita con un programma alternativo, si pensa a un grande concerto a porte chiuse con star internazionali diretto dal maestro Riccardo Chailly e tramesso in diretta tv e in diretta streaming.
Lo stesso vale per la cerimonia di consegna degli Ambrogini, sempre il 7 e sempre senza pubblico. Sarà possibile seguire anche questo appuntamento in diretta sul web. Non c'è ancora un annullamento ufficiale, ma ci sono pochissime speranze per gli Oh bej Oh bej!, mercatino delle meraviglie dalla tradizione secolare. Le bancarelle dovrebbero tornare il 5 dicembre, troppo a ridosso dell'eventuale (e poco probabile) allentamento delle misure anti contagio per permettere una preparazione adeguata. E comunque, visti gli assembramenti che di solito si creano all'appuntamento intorno al Castello, lo stop sembra inevitabile. L'Artigiano in Fiera invece, altra occasione natalizia immancabile per i milanesi che quest'anno compie 25 anni, si è già trasferito totalmente online, dove sarà attivo dal 28 novembre al 20 dicembre. Le medesime difficoltà che si presentano per gli Oh bej! Oh bej! valgono per gli altri mercatini di Natale, in Duomo e nei quartieri.
Non ci sono aggiornamenti per ora per quanto riguarda le piste di pattinaggio sul ghiaccio, a partire da quelle che di solito vengono allestite in piazza Gae Aulenti o ai piedi di Palazzo Lombardia. Considerato però che le attività sportive non professionali e quelle ludiche sono vietate, è prevedibile che pure questo svago salterà. L'albero di Natale in piazza Duomo dovrebbe salvarsi, anche perché la macchina organizzativa è partita già da tempo.
Tuttavia mancheranno quasi sicuramente altre due tradizioni molto amate dai milanesi durante le Feste: il presepe e l'esposizione gratuita di un capolavoro a Palazzo Marino. Nulla di deciso, i progetti sono in stand-by, ma visto che di solito attirano molte persone i rischi sarebbero alti. Il clima spento infine si proietterà anche sul Capodanno: niente feste in piazza né concertoni.
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