Tra avvistamenti presunti o totalmente inventati, messaggi e commenti postati su Facebook, discussioni, ipotesi di vario genere e un'interminabile ondata di chiacchiere, Fabrizio Corona ha già ottenuto forse il risultato che più si augurava anche in una situazione oggettivamente drammatica come questa: far parlare di sé. La sua fuga, infatti ha scatenato una vera e propria psicosi. Mentre la polizia milanese lavora duramente per trovarlo ed è convinta che non abbia ancora lasciato l'Europa, la sua vicenda ha scatenato una vera e propria «corsa all'avvistamento» in tutta Italia. Sono decine e decine, infatti, le segnalazioni (risultate tutte infondate) giunte in questi giorni in questura. E ormai si parla di una vera e propria psicosi: la presenza del 38enne, tuttora irreperibile, viene segnalata in tutto il paese, da nord a sud, e non solo. Qualcuno ieri sosteneva di averlo notato per le strade di Cannes; altri, addirittura, già a Lisbona.
Il titolare dell'agenzia di fotografi più noto d'Italia è sparito venerdì mattina. Dopo che la Cassazione aveva confermato la condanna a cinque anni di reclusione (ne deve scontare in tutto sette con il cumulo di altre pene, ndr) per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali ai danni del calciatore David Trezeguet. Sarebbe stato avvistato l'ultima volta dagli uomini della polizia alle 11.30. Gli investigatori lo hanno atteso, infatti, fuori da una palestra fino alle 14.10. Poi sono entrati all'interno, verificando che Corona non c'era più.
Secondo la ricostruzione fatta dagli stessi investigatori il latitante potrebbe essere stato aiutato nella fuga da qualcuno che - con un'auto, documenti falsi e una grossa somma di denaro - gli ha permesso (forse addirittura accompagnandolo) di lasciare Milano e, magari, anche l'Italia. Quindi Corona avrebbe lasciato la Lombardia nella stessa giornata, attraversato il Piemonte e sarebbe arrivato in Francia passando dalle montagne, evitando l'autostrada. Da lì le sue tracce per il momento si perdono. E gli investigatori non si sbilanciano nemmeno nell'esprimere il classico cauto ottimismo per quel che riguarda una sua possibile cattura. «Purtroppo non abbiamo elementi al momento per parlare in tal senso» fanno sapere dalla questura.
«Fabrizio era malato di soldi, successo e protagonismo, l'ho sempre difeso e aiutato - ha detto ieri mattina Lele Mora a Piero Chiambretti che lo ha intervistato su Rai Radio 2 -, ma dal 2009 ho interrotto i rapporti perché ho capito che non sarebbe mai cambiato». Mora si è lasciato poi andare a una considerazione su Nina Moric, ex moglie di Corona e madre di suo figlio Carlos, 12 anni: «Nina sta soffrendo moltissimo perché malgrado tutto è ancora innamorata di Fabrizio, adora il bambino ed è una donna stupenda».
Mora, che
l'estate scorsa ha finito di scontare circa 400 giorni di carcere, ha concluso: «Io mi sono fatto male con le mie mani, ho sbagliato e adesso sto pagando: l'amore per i miei figli mi ha salvato. Ed è l'unica cosa che conta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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