Cure, in Lombardia ora i dati migliori

Superato lo shock, adesso è la prima regione per il rapporto fra ricoverati e decessi

Cure, in Lombardia ora i dati migliori

Dopo lo shock di febbraio-marzo, la Lombardia sta tornando al suo posto. Migliora la situazione dei contagi, ma soprattutto continuano a migliorare i numeri che descrivono la reazione del sistema sanitario alla pandemia.

Intanto ieri, con 1.944 nuovi casi su 27.044 tamponi esaminati, i dati del giorno consolidano una lenta ma costante discesa del rapporto fra tamponi positivi e totali. Dopo essere arrivato addirittura sopra il 20% intorno a un mese fa, infatti, questo indice del contagio ha cominciato a scendere regolarmente: da giorni naviga sotto il 10% e ieri è arrivato appunto al 7,1%. Ma continuano a calare anche i ricoveri: - 10 in terapia intensiva, -161 in altri reparti. E 105 risultano ancora i decessi.

Sul fronte sanitario, la Lombardia oggi risulta la prima regione italiana per rapporto fra ricoveri in terapia intensiva e decessi, con un dato che è inferiore al 15%. Rilevante il confronto con le altre regioni. Mentre il Lazio è sopra il 15, Sardegna, Puglia e Toscana risultano sopra il 20, Piemonte, Liguria e Veneto sono intorno al 25%, Emilia Romagna e Campania superano il 30% e il Friuli Venezia Giulia, purtroppo, è oltre il 50%. Anche in Lombardia, nei primi mesi dell'epidemia, la mortalità in terapia intensiva era intorno al 50%: un paziente su due purtroppo non usciva dai reparti ospedalieri, segno anche di un drammatico affanno delle strutture sanitarie, che si trovavano nell'impossibilità di accogliere tutti i pazienti in modo tempestivo.

I dati dei decessi, da allora, sono radicalmente cambiati, e lo attesta l'elaborazione dell'Osservatorio di Milano. Dallo studio sui numeri ministeriali risulta un drastico calo dei decessi fra la prima e la seconda ondata. Nel primo semestre, in Lombardia, si sono registrate poco meno della metà delle vittime italiane: il 47,9%. Nel secondo semestre sono state invece il 22,8%, e va tenuto presente che la Lombardia conta circa il 17 della popolazione italiana (oltre a peculiari condizioni di densità e mobilità delle persone). Ancor più accentuata la discesa se si guarda alle ultime settimane o agli ultimi giorni. Nelle ultime due settimane la Lombardia ha subito il 16% delle vittime italiane, e negli ultimi 7 giorni ancora meno: il 14,3%. In ogni caso, un dato inferiore alla percentuale di popolazione lombarda sul totale italiano.

Tornando al confronto fra primo e secondo semestre: in Lombardia le vittime Covid sono scese del 54,4%, mentre nel resto del Paese sono aumentate del 40%. In attesa del calcolo di fine mese, che potrebbe portare purtroppo il segno +, al momento si registra dunque un lieve progresso del confronto complessivo italiano (-4,7%), ma questo lieve, momentaneo miglioramento è dovuto proprio al netto miglioramento consolidato in Lombardia.

«Abbiamo voluto sottolineare questi confronti - spiega il direttore dell'Osservatorio, Bruno Dapei - per smentire la fuorviante, diffusa percezione che nella cosiddetta seconda ondata la situazione stia andando meglio che nella prima. Escludendo i dati della Lombardia vediamo un significativo incremento nel numero delle vittime».

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