«Domenica a piedi inutile e dannosa»

«Domenica a piedi inutile e dannosa»

«Quando ho incontrato l'assessore Bisconti per spiegarle che danno ci porta la DomeniaSpasso nella giornata della Festa della mamma, per tutta risposta mi ha chiesto se potevamo regalare un bulbo a tutti quelli che arrivano in bici...» È nera Anna Lucia Carbognini, presidente dell'associazione che rappresenta i fiorai milanesi. Fatti due conti ha calcolato una perdita del 50 per cento degli affari in una giornata come quella di domani. Ancor più determinante in un periodo di crisi come questo. «E non ci vengano a sbandierare la loro politica ecologista proprio a noi - tuona - Il verde è il mio pane quotidiano. Bastava parlare e concordare un'altra giornata». Domani torna il blocco del traffico alle auto e alle moto dalle 10 alle 18. Via libera a pedoni e biciclette (col Cyclopride), cinema a 3 euro, biglietto unico Atm. E tornano anche le polemiche, questa volta soprattutto da parte di ristoratori e fioristi che contavano sulla Festa della mamma per rimpolpare un po' le casse. Ma questa volta arriva anche il parere della Provincia: DomenicaSpasso? Bocciata. «Provvedimento inutile e dannoso», chiosa l'assessore all'Ambiente della Provincia Cristina Stancari. «Non solo per i disagi che crea ai cittadini ma anche ai commercianti in un momento già difficile per il settore». Detto dall'assessore pesa ancor di più perché, chiarisce, «non porta alcun beneficio ambientale e crea confusione. I blocchi o le limitazioni del traffico, imposti d'inverno quando c'è una reale emergenza smog, sono condivisi e coordinati con i comuni dell'hinterland che hanno aderito al Protocollo per il miglioramento della qualità dell'aria». E aggiunge che «l'utilizzo delle auto deve essere attentamente valutato e contenuto da reali necessità dei cittadini che spesso esulano dalle comunque numerose deroghe che già ci sono». Potranno ad esempio viaggiare coloro che vanno a battesimi, cresime o comunioni. E non solo per andare alla cerimonia ma anche a feste e banchetti. Con la Domenica a piedi i commercianti «si trovano con un calo di clientela, senza che questo comporti un reale beneficio alla qualità della vita», le fa eco Paolo Giovanni Del Nero, assessore allo Sviluppo Economico della Provincia, ricordando che Milano «il primo trimestre del 2013 ha visto la chiusura di quasi 400 esercizi commerciali. Il saldo tra aziende che aprono e quelle che chiudono è stato, per la prima volta, negativo. L'economia ha bisogno di mobilità per ripartire, i problemi vanno affrontati in modo concreto e serio», ha detto. «Invece così si crea una Milano a due velocità - commenta Alfredo Zini, vicepresidente Epam a nome dei ristoratori - Magari non soffriranno i locali del centro ma ne risentiranno di più in la periferia».

«Il 63% dei milanesi le apprezza - ha replicato l'assessore Bisconti - È un dato incoraggiante e importante, ma ciò non significa che non rispettiamo e non ascoltiamo le voci che legittimamente esprimono dubbi e opinioni diverse. È naturale che ogni qualvolta scegliamo una data si scontenti qualcuno. Il nostro sforzo è però finalizzato all'ascolto per ridurre dubbi e perplessità».

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