Ambrogino d'Oro al radicale Marco Cappato, impegnato nella battaglia per il diritto all'eutanasia e alla legalizzazione della cannabis, all'ex prefetto di Milano e oggi presidente della Fondazione Beic Paolo Francesco Tronca, all'«ecceziunale veramente» Diego Abatantuono, allo stilista Martino Midali. Grande Medaglia alla Memoria per il fondatore di Comunione e Liberazione don Luigi Giussani e Medaglie alla memoria a Carmen de Min, tra le fondatrici delle «Mamme antifasciste del centro sociale Leoncavallo», a Manlio Armellini, scomparso nel 2020, figura storica del Salone del Mobile di Milano, a Cesare Cadeo, giornalista, conduttore tv e anche assessore della Provincia di Milano e a Valentino De Chiara, campione e allenatore di frisbee. Fuori a sorpresa - più perchè non sono stati praticamente «spinti» durante la riunione dai proponenti che per ragioni polemiche - l'artista Maurizio Cattelan su cui si era espresso positivamente anche il sindaco Beppe Sala e l'allenatore del Milan campione d'Italia Stefano Pioli. E non era aria nemmeno per la Curva Sud del Milan. Ci sono volute quasi cinque ore ieri per arrivare alla rosa dei premiati con le Civiche benemerenze il prossimo 7 dicembre al teatro Dal Verme. Freni sul nomi di Cappato da parte del centrodestra (anche perchè è un politico ancora in piena attività), su Piero Tarticchio, esule e testimone delle foibe proposto dalla Lega che non avrà l'Ambrogino ma uno dei 20 Attestati.
I 15 «Ambrogini». Oltre a Cappato, Tronca, Abatantuono e Midali nell'elenco ci sono Alfredo Ambrosetti, fondatore del Forum che si tiene ogni anno a Cernobbio, Alessandra Berlenghi del Centro di solidarietà San Marco, la giornalista e scrittrice Michela Proietti, il musicista Mauro Pagani, storico membro della Pfm, l'attrice e attivista dei diritti per i disabili Antonella Ferrari, Marisa Cantarelli, docente universitaria e dirigente dell'assistenza infermieristica, Alberto Jannuzzelli, presidente della Società Umanitaria e Fondazione Prospero, il direttore della Pediatria del Buzzi Gianvincenzo Zuccotti, il professore Cesare Sirtori e Francesca Parvizyar, ideatrice di format culturali e Enzo Lizzi, per 40 anni capo maître dell'hotel Principe di Savoia.
I venti Attestati, oltre a Tarticchio, saranno consegnati invece a Fondazione Cariplo, Università Cardinale Colombo, Consulta Periferie, Memorial Italia, Donna Madre onlus, Off Campus PoliMi (progetto del Politecnico), Circolo Meazza, Tennis Nievo, Vitalba, Metamorfosi, Associazione Ortica, Confesercenti, Consulenti del lavoro, Banda di Crescenzago, Pierluisa Ratti, Nicola Portinaro, Accademia di scherma, Silvio Anderloni (Italia Nostra) e all'ingegnere Massimiliano Bianchi, fondatore della società e officina Max Prop (in zona Cerrtosa) famosa nel mondo per produrre l'elica per motori ausiliari degli yacht a vela.
Lunga discussione sull'Attestato (poi sfumato per il no del centrosinistra) al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, che festeggia quest'anno i 70 anni dalla prima uscita, e sono state escluse tutte le testate che si occupano di politica milanese (MiaNews, Buongiorno Lombardia, Mi-Tomorrow).
No anche all'associazione GrandeAle onlus che il centrodestra avrebbe voluto premiare (anche) per «equilibrare» il riconoscimento alle posizioni radicali di Cappato. Escluso ancora una volta dal centrosinistra il giornalista Paolo Del Debbio che era stato presentato dalla Lega.
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