Scene da favelas lontane anni luce dalla Milano internazionale e delle week. Nell'immagine che il residente di un condominio di via Maspero ha immortalato giorni fa dal balcone si vedono due immigrati intenti a macellare la carne nel cortile. Sono seduti per terra accanto ai bidoni della spazzatura, un terzo uomo sovrintende ai lavori con le mani in tasca. La parte «buona» viene infilata in un sacchetto di plastica, sangue e scarti sono posati su un cartone. Il palazzo si trova tra viale Molise e l'area dell'Ortomercato.
Il presidente Fdi della Commissione Sicurezza e Verde del Municipio 4, Francesco Rocca, che ha ricevuto la foto-denuncia e ha segnalato il caso alla polizia locale e all'Ats - anche per approfondire se la carne macellata senza la minima attenzione alle norme igieniche sia stata venduta in qualche market - ha contestato su Facebook: «Il cortile di un condominio utilizzato come macelleria? Ci troviamo a dieci minuti da piazza Duomo, poco distanti dal centro storico ma lontani anni luce da quel modello Milano tanto osannato dalla sinistra». Rocca ha «ringraziato i residenti che hanno segnalato il problema. Non possiamo più tollerare queste situazioni di estremo degrado nella nostra città». Non è dato sapere al momento se sia la prima volta che accada.
Anche l'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, stigmatizza il caso e chiede di alzare i controlli in un quartiere difficile: «É vergognoso - dichiara - che nel cortile di un palazzo in zona 4 ci siano persone che, indisturbate, macellino animali senza tener conto di alcuna norma igienico-sanitaria». E ironizza: «Nella Milano dell'accoglienza sfrenata del centrosinistra siamo ormai alle macellerie fai-da-te».
De Corato, ex vicesindaco, si augura che «le autorità competenti intervengano immediatamente e che le attività illecite che si svolgono nello spazio comune del condominio vengano fermate immediatamente». Si tratta, conclude l'assessore Fdi, «dell'ennesimo episodio di degrado che si verifica nella città il cui modello, secondo il sindaco Beppe Sala, andrebbe applicato all'Italia intera».
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