Filarmonica, primo concerto del 2020 Noseda dirige una serata alla francese

Il direttore alle prese con Fauré e Saint-Saëns. Il 16 torna Chailly

Filarmonica, primo concerto del 2020 Noseda dirige una serata alla francese

Un ritorno atteso, visto il personaggio: Gianandrea Noseda. La bacchetta milanese ripassa nella sua città natale per tre appuntamenti scaligeri (oggi, il 9 e 10 gennaio). Appuntamento sinfonico di ripresa - primo concerto della Stagione nel 2020 - con al centro della scena l'Orchestra della Filarmonica.

In cartellone, un programma francese aperto dalla «Suite op. 80» dalle musiche di scena per «Pelléas et Mélisande di Maeterlinck» composte nel 1898 a Londra da Gabriel Fauré, cui segue il divertimento dal balletto «Le baiser de la fée», ispirato a «La vergine dei ghiacci» di Hans Christian Andersen e commissionato a Igor Stravinskij da Aleksandr Benois per Ida Rubinstein, che fu interprete della prima a Parigi nel 1928. La seconda parte vede sui leggii la maestosa Sinfonia n° 3 «avec orgue» del nordico Camille Saint-Saëns. Commissionata dalla Royal Society londinese e dedicata al pianista Franz Liszt, la sinfonia fu eseguita per la prima volta nella capitale inglese nel 1886; è rimasta tra le opere più eseguite dell'autore, grazie al suo carattere spettacolare. Il ritratto del direttore.

Noseda «vecchia» conoscenza del Piermarini, dove ha debuttato nel 2000. Nominato direttore musicale della National Symphony di Washington nel 2016, è stato recentemente rinnovato fino al 2025; resta inoltre direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e direttore artistico del Festival di Stresa. Dalla Stagione 2021/2022 assumerà la carica di direttore principale dell'Opera di Zurigo, dove dirigerà una nuova produzione del «Ring» firmata da Andreas Homoki. E ancora, altre date per la Filarmonica scaligera.

Da giovedì 16 a domenica 19 toccherà al maestro Riccardo Chailly. Il Teatro prosegue l'itinerario beethoveniano intrapreso con il suo direttore musicale in occasione del 250esimo anniversario della nascita del compositore. Sui leggii l'«Ouverture Egmont» e le sinfonie n° 5 e n° 8.

Chailly, eletto Artiste de l'année 2019 dalla prestigiosa rivista francese Diapason, ha lasciato il segno nella storia dell'interpretazione beethoveniana nel 2000 con la registrazione delle sinfonie con il Gewandhaus di Lipsia. Il ciclo intrapreso con l'Orchestra del Teatro, la Filarmonica e l'Orchestra dell'Accademia ripropone lo stesso approccio di rispetto della partitura.

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