Al Fuori Salone si balla in silenzio

Cuffie alle orecchie e musica da disco al The Sound of Silence party in Colonne

Al Fuori Salone si balla in silenzio

Nella settimana del Fuori Salone anche la movida si dà appuntamento per le strade della città. C’è chi si scatena sugli autoscontri in piazza Affari, chi “scrocca” birra e maccheroni davanti al Castello, chi si colora il viso di fluo tra le vie di Brera, e chi, come ieri sera, balla in silenzio alle Colonne di San Lorenzo. Duemila cuffie wireless, due canali di musica da poter ascoltare (techno o hip hop), due deejay a mixare in consolle, e tanta gente al centro della piazza che si muove e si diverte. Il tutto, nella maniera più silenziosa possibile.

È il The Sound of silence party, una “discoteca alternativa” che è nata dall’idea di valorizzare spazi pubblici senza disturbare i residenti. Tra i vari gruppetti che partecipano all’evento incontro Francesco e Ramon, due amici di 17 e 18 anni che hanno letto del silent party su una pagina Facebook. Sono di Novi Ligure, non hanno la minima idea di cosa sia il Fuori Salone ma la curiosità di provare una nuova esperienza li ha portati fino a Milano: “Ci piaceva l’idea, dalle nostre parti non l’hanno mai fatto. Per noi è la prima volta”, raccontano. Nel frattempo la cuffia che tiene tra le mani Francesco continua a trasmettere musica, e così gli chiedo di passarmela per capire come funziona, che sensazione si prova. “Sì ma stai attenta perché per noleggiarla ho dato il mio documento”, mi raccomanda.

Non appena lo avvicino all’ orecchio entro in un mondo parallelo, il volume è talmente alto che porta automaticamente a estraniarsi da tutto quello che c’è intorno. In quel momento la frequenza è sintonizzata sul canale techno, “il nostro preferito”, sottolinea Francesco. Lui e Ramon sono assidui frequentatori delle discoteche, ma questa “è tutta un’altra cosa, un mondo parallelo”, mi dicono mentre gli altri, accanto a noi, continuano a ballare imperterriti con il drink in mano.

Tra la folla c’è anche un tipo stravagante che girovaga con un cappellino al contrario, si agita e si dimena da solo per poi farsi un selfie con il deejay. Probabilmente qualche bicchiere di troppo ha fatto effetto, ma i due amici mi rassicurano che rispetto all’ambiente delle disco, al silent party “c’è molta più tranquillità”.

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