È successo tante volte, ma ricapita ancora perché il problema non viene mai affrontato in maniera definitiva. Da via Schievano, zona Navigli, arriva la segnalazione di un nuovo insediamento abusivo di rom. Una delle questioni rimaste aperte in molte parti della città. E molto sentita anche nel municipio 6, uno dei pochi dove la sinistra è riuscita comunque a vincere nonostante l'onda azzurro-verde che ha investito le periferie.
«Segnalo il campo rom abusivo - scrive Nicola a Voci di Milano - nella zona antistante la ex fabbrica Vedani Metalli ora cantiere di nuovo sviluppo terziario in capo a BNP Paribas Real Estate». Una situazione di cui si era occupata anche la televisione: «Striscia la Notizia ha già fatto un servizio sul tema - racconta Nicola - e gli abitanti del quartiere hanno fatto un esposto alla questura raccogliendo più di 200 firme. Ma questi rom bivaccano, mangiano, dormono, bevono, espletano le loro funzioni corporali davanti a tutti come se niente fosse».
Ma il problema non è solo la mancanza di rispetto della comune decenza: «Ma soprattutto svaligiano le case e sporcano il quartiere lasciando la loro spazzatura e tutti i vestiti rubati in giro». Un bel contributo al degrado del municipio e testimonianza di come dopo Expo ci sia stato il liberi tutti: la Consulta dei rom, Sinti e Camminanti aveva denunciato un «rastrellamento» da parte della giunta Pisapia durante i mesi dell'esposizione. Una «pulizia etnica» delle strade gestita dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli e che fu criticata proprio per gli scarsi risultati: il motivo ufficiale per cui era stata avviata era concentrarli nella zona di via Lombroso con lo scopo di avviare i rom al lavoro, ma furono loro stessi a spiegare come i 5 milioni di euro messi a disposizione dal Piano Maroni furono spesi in maniera del tutto inefficace.
I pochi posti di lavoro regolare creati erano costati decine di migliaia di euro: «Se li avessero dati a noi - ironizzarono gli stessi rom - avremmo aperto sai quante attività imprenditoriali regolari?». Finita la grande festa, e la legislazione particolare vissuta da Milano in quel periodo, si è riproposto il problema segnalato da Nicola. I rom sono tornati a poter girare per la città e a creare insediamenti un po' ovunque. Soprattutto abusivi.
E a creare disagio in molti quartieri, quelli periferici in primis. Una lotta contro il degrado che il comune cittadino non può affrontare, se non con il sostegno di un piano complessivo e ben studiato delle istituzioni.MBon
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