Google-Veneranda Fabbrica. Il Duomo diventa "remixed"

Una piattaforma digitale mostrerà i tesori e le storie della cattedrale; ogni dettaglio in alta definizione

Google-Veneranda Fabbrica. Il Duomo diventa "remixed"

Milano è sempre più un «brand»; non soltanto per la moda e il design ma anche per la cultura. Dopo gli investimenti per la Scala e la Pinacoteca di Brera, tocca alla Veneranda Fabbrica del Duomo lanciarsi nell'olimpo mediatico internazionale con un progetto in partnership con Google, certamente inedito per una cattedrale italiana. Il titolo, «Milano Cathedral remixed» è tutto un programma che rimanda alla dominante cultura digitale e massmediatica, che ha avuto una spinta decisiva durante il lockdown. Ecco allora seduti l'uno accanto all'altro - illuminati dalla celebre «raza» del finestrone absidale - l'arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo e il giovane indiano Amit Sood, direttore di Google Arts & Culture. Due personaggi fino a due anni fa lontanissimi, ma i cui destini si sono incrociati nel progetto della prima piattaforma digitale che racconterà al mondo, con un clic, le storie e i segreti più reconditi della cattedrale fondata da Gian Galeazzo Visconti nel 1387.

«É stato un lavoro lungo ma siamo emozionati - dice Sood - perchè ora potremo mostrare al mondo le bellezze artistiche di questo luogo unico. Un'opera che però sarebbe stato impossibile senza l'aiuto degli esperti della Veneranda Fabbrica. Noi di tecnologia siamo pionieri, ma di storie e Storia sappiamo poco». Ma le vie del Signore sono infinite e allora non deve scandalizzare, sottolinea monsignor Borgonovo, «se qui nella Cappella Feriale del Duomo celebriamo, anzichè una liturgia, un progetto che fonde cultura, arte e tecnologia». Il progetto è ambizioso e sfrutterà la tecnologia e la potenza della rete - di cui Google è dominatrice - nei suoi aspetti più nobili. Due anni di lavoro e di riprese sono serviti a catalogare, elaborare e montare oltre 500 immagini, tra vetrate, sculture, guglie e mosaici per dare vita a un percorso virtuale e interattivo in altissima definizione.

Il complesso monumentale del Duomo è una miniera di opere - 3.400 soltanto le statue - per la maggioranza sconosciute nella loro bellezza dagli stessi milanesi. Monsignor Borgonovo si esalta quando parla delle vetrate, ora tutte digitalizzate e visibili online nei minimi dettagli grazie ai tecnici di Google Arts & Culture: «Sono un entusiasmante tessuto di arte e di fede. Da secoli, questa straordinaria Biblia Pauperum trasforma la Parola in immagine e neanche le cannonate di Napoleone hanno interrotto questa secolare storia. Grazie alla collaborazione intrapresa con Google Arts & Culture, questo grande patrimonio diviene finalmente accessibile: il Duomo è ora fruibile in rete come mai prima».

Il caleidoscopio di colori di vetrate e rosoni farà da guida alla street view che permetterà agli

utenti di esplorare la cattedrale, dalle terrazze alla cripta, raccontandone tesori e storie. Ma non sarà solo didattica; l'hub prevede anche giochi interattivi, come un «puzzle party», per coinvolgere bambini e famiglie.

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