Grigliate in casa e locali che fingono di restare chiusi

Raffica di sanzioni per bar e ristoranti, ma non ai rom che cucinano in strada in via Palmanova

Grigliate in casa e locali che fingono di restare chiusi

Ormai dovremmo esserne tutti consapevoli: potremo vincere il virus solo con il progredire a tamburo battente nella somministrazione dei vaccini e attraverso una stoica (ed economicamente rovinosa) risolutezza nel non vedersi, non incontrarsi, non festeggiare ricorrenze di vario genere in compagnia di amici e conoscenti, magari ammassandosi in qualche appartamento o in quei locali che purtroppo si ostinano a restare aperti. Come da copione c'è però chi continua a prodigarsi nell'organizzazione di feste in abitazioni private o di aperitivi e rimpatriate in locali che invece dovrebbero restare chiusi, del tutto incurante delle salatissime sanzioni che non sempre funzionano da deterrente.

Sabato pomeriggio i carabinieri della Tenenza di Cologno Monzese hanno scoperto addirittura una grigliata in piena regola sulla terrazza di un appartamento dove i partecipanti (6 in tutto) stavano festeggiando il compleanno della padrona di casa, incuranti del fumo e degli schiamazzi che, com'era prevedibile, avevano attirato prima dell'attenzione dei militari dell'Arma quella dei vicini di casa. Naturalmente sono fioccate le multe.

«Bene, chi non rispetta le regole va sanzionato, quello che però mi chiedo è perché nessuno vada a multare i nomadi che grigliano tranquillamente per strada, in via Palmanova, accanto alle roulotte. Sono al di sopra della legge? Possono permettersi comportamenti di ogni genere, con l'aggravante di farlo in mezzo alla strada, senza che nessuno intervenga? » fa notare l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.

La polizia intanto continua a chiudere e a multare locali in città. Giovedì sera la titolare del «Niro Meet bar» di via Nirone (zona sant'Ambrogio) è stata sanzionata dopo che gli agenti hanno scoperto non solo che il locale era aperto ma che dentro, oltre a due dipendenti, c'erano 4 clienti che mangiavano e bevevano seduti ai tavoli (tutti identificati e multati). La sera dopo, intorno alle 23.30 è toccata allo «Smoke One» di via Francesco Crispi (zona Garibaldi) che dall'esterno sembrava chiuso. In realtà erano i pannelli posizionati sui vetri a impedire la visuale e quando i poliziotti sono entrati, dopo aver trovato il cancello accostato, all'interno hanno trovato cinque clienti seduti ai tavoli a bere. Tutti multati, insieme al titolare al quale è stata imposta anche la chiusura del locale per 5 giorni.

All'Isola, in via Garigliano, mancavano pochi minuti alle 23 quando la polizia ha scoperto una decina di clienti che, senza mascherine, bevevano e mangiavano ai tavoli del «White Rabbit» dove non era la prima volta che le forze dell'ordine facevano irruzione per le violazioni del Dpcm. Oltre alle multe anche in questo caso al titolare è stata imposta la chiusura per 5 giorni.

Sabato sera, erano da poco passate le 22.30 al ristorante «Panghea» di via Valenza (zona Ticinese) dove la polizia ha sorpreso ben 14 clienti seduti ai tavoli a mangiare e ha provveduto a sanzionarli. Stesso trattamento per altre 5 persone dall'altra parte della città, in corso Lodi, all'interno di un B&b, si stava festeggiando un compleanno e in un appartamento di via Andrea Doria, in zona Loreto: stavolta era in corso un vero e proprio party con 13 persone, tutte identificate e sanzionate.

Sempre in questo fine settimana, infine, le pattuglie del

commissariato di Sesto San Giovanni hanno scoperto in via Buozzi un centro massaggi che continuava a fornire servizi nonostante la chiusura imposta dall'attuale normativa: multai i titolari e un cliente che veniva da Milano.

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