Tra i frutteti e le poesie rinasce Scalo Lambrate

Presentato il progetto che trasformerà l'area: 900 alberi, 307 alloggi low cost, versi sui muri

Tra i frutteti e le poesie rinasce Scalo Lambrate

Tre nuove piazze collegate tra loro, novecento alberi, 307 alloggi in vendita o in affitto a canone moderato (con 4mila metri quadrati di «verde verticale»), due piste ciclabili e poesie legate ai temi del treno e del viaggio lungo tutto il muro della ferrovia. Sono numeri ed effetti speciali del progetto di riqualificazione dello Scalo Lambrate vincitore del bando internazionale Reinventing Cities indetto dal Comune e dal circuito C40. Tra i quattro finalisti la giuria ha scelto il progetto «Lambrate straming» presentato dal team con capofila Sant'Ilario società cooperativa edilizia coordinata da Caputo Partnership International e composta da Tekne, Pro Iter, Studio Giorgetta, Consorzio Poliedra-Politecnico di Milano, Ernst&Young e Ambiente Italia Progetti, l'avvocato Guido Bardelli e l'artista Giorgio Milani. Partendo dal fondo, sono stati elaborati da Milani i pannelli con versi di poeti milanesi (tra cui Alda Merini) che trasformeranno la cinta del rilevato ferroviario in un muro della memoria, con racconti legati alla storia delle ferrovie, dello scalo Lambrate, la prima immigrazione di chi cercava lavoro a Milano. Il bando di Fs Sistemi Urbani offriva in concessione le aree con una base d'asta di 5,7 milioni e i vincitori ne hanno offerti 7, dovranno aggiungere un investimento di circa 65 milioni per cambiare il volto all'area dello scalo. Il progetto, sintetizza l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, «si basa su idea di tre grandi piazze in un quartiere che ad oggi ne è mancante, il verde coprirà il 65% dell'area, sono previsti 307 in vendita e affitto a canoni convenzionati con un'attenzione particolare ai ragazzi, ai piani terra ci saranno servizi pubblici». Per realizzare un maxi intervento come questo spiega «servono tra i 4 e 6 anni, partendo oggi arriveremo a cavallo dell'anno olimpico, tra il 2025 e 2027. Una parte dello scalo non sarà accessibile per alcuni anni perchè vanno fatti i lavori di ammodernamento dello scalo, divisi su due fasi». La vicesindaco Anna Scavuzzo sottolinea che «la sinergia tra pubblico e privato continua a trovare terreno fertile per progetti innovativi e rispettosi dei contesti in cui si inseriscono».

Il masterplan disegnato dall'architetto Paolo Caputo si sviluppa su un'area di circa 65mila metri quadrati tra Lambrate e Ortica, cuore del progetto il grande parco pubblico di circa 41.500 mq, con 900 alberi, aree attrezzate per lo sport, colonnine elettriche, bike sharing, un hub-mobility con servizi dedicati alla mobilità sostenibile, sarà un'area ztl «a vocazione ciclabile». Il verde complessivo sale a 47.700 mq se si aggiungono i terrazzi verdi, i giardini condominiali e il verde pensile dei servizi. Ci sarà una piazza centrale affiancata da due «piazze giardino» e da due «piazze porta» triangolari. Previsti orti didattici, frutteti, aree gioco e campi sportivi per adulti e bambini, aree cani. Dei 307 nuovi alloggi una quota sarà destinata a studenti e edilizia a canone sociale. I nuovi edifici si svilupperanno lungo l'asse centrale dello scalo, sui tetti verranno installati pannelli fotovoltaici per generare energia pulita per tutto il distretto.

Maran aggiunge che verranno potranno nascere altri servizi per il quartiere come spazi coworking, un polo culturale, un centro di aggregazione giovanile, «per la progettazione degli spazi pubblici avvieremo un processo di ascolto dei cittadini». Una pista ciclabile correrà lungo il rilevato ferroviario, collegando la stazione di Lambrate e via Rodano, l'altra si svilupperà all'interno del nuovo quartiere.

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