"I nuovi progetti mi piacciono. Ora un accordo su San Siro"

Sala a Inter e Milan: "Volumi alti, troviamo un'intesa". Forza Italia in pressing: favorire investimenti e lavoro

"I nuovi progetti mi piacciono. Ora un accordo su San Siro"

C'è una porzione del vecchio Meazza (88.350 metri quadrati), non un mausoleo vuoto accanto all'impianto supermoderno ma un polo per attività sportive, commerciali e culturali. E c'è il raddoppio del verde, 106mila metri quadrati contro gli attuali 56mila (quasi il 40 per cento dell'intera area). I nuovi progetti consegnati giorni fa da Milan e Inter al Comune per il nuovo stadio e la trasformazione dell'intera area di San Siro in «quartiere a vocazione sportiva» accolgono quasi tutti i punti indicati a gennaio dal consiglio comunale per ottenere il via libera, resta ancora la distanza sulle volumetrie che secondo i club non possono essere abbassate perché salvare il Meazza costa 72 milioni di euro, e per rientrare dal maxi investimento di oltre un miliardo servono hotel, centro commerciale, torri da affittare a uso ufficio. E il sindaco sembra positivo, si può trovare un accordo. I progetti ri-disegnati dagli studi Populous e Manica/Sportium «mi piacciono - commenta Beppe Sala - La mia rigidità è sempre stata solo su due elementi. Il primo, sulla volontà di non perdere il Meazza. Il secondo, sulla volontà di limitare le nuove costruzioni. Il nuovo progetto salva il vecchio stadio, che accoglierà tanti altri sport minori e per la maggior parte gratuiti». Un paletto dunque è saltato. In tema di volumetrie «la loro richiesta è ancora alta - avverte - ma mi auguro che si possa trovare un buon accordo da portare in Consiglio e far votare all'aula, in modo che il progetto vada a buon fine». Servirà un compromesso insomma.

L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran ha già incontrato nei giorni scorsi con il collega al Bilancio Roberto Tasca i consiglieri di maggioranza per sottoporre i nuovi rendering e nei prossimi giorni vedrà i gruppi di opposizione. Data anche la situazione di emergenza Covid che ha azzerato il turismo e messo in crisi molte imprese (alcuni cantieri sono già finiti in stand by), secondo Forza Italia non bisogna correre il rischio di far «scappare» anche i club che sono pronti a investire capitali su un progetto che può rilanciare non solo una zona ma l'immagine internazionale di Milano. E produrre posti di lavoro. «È positivo che le società, nonostante il difficile momento, vogliamo portare avanti questo mega investimento su San Siro - afferma il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale - Oggi più di prima il Comune deve agevolare investimenti privati per favorire occupazione e ripartenza. Bene le prime ipotesi sul recupero del Meazza, se abbattono ancora un po' di superficie commerciale, ci sta che gli si conceda qualcosa in più su uso residenziale e parcheggi». Anche il consigliere Fi Alessandro De Chirico invita il sindaco a non fare «melina»: «Ancora oggi c'è chi evidenzia ulteriori criticità eppure le 16 condizioni poste dal Consiglio sono rispettate in pieno, compresa la rifunzionalizzazione non facile del Meazza che, nelle intenzioni dei due studi di architettura, creerà un grande distretto sportivo e d'intrattenimento. Mi auguro che vengano presto riunite le commissioni consiliari per approfondire alcuni temi come la distanza dalle case di via Tesio, lo spostamento del tunnel di via Patroclo e per stabilire da subito come saranno impiegati gli oneri di urbanizzazione. Mi domando che cosa abbia ancora da lamentarsi l'ala più ecotalebana della maggioranza.

Con una città fortemente in difficoltà un investimento privato di questo tipo, unito al progetto di Hines sull'area dell'ex-Trotto, può dare una grande linfa all'economia cittadina e non solo. Il sindaco, prenda una decisione e non lasci scappare i club».

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