Non solo un revival ma molto di più. Sanremo musical, in scena al Manzoni da venerdì a fine mese, ha l'ambizione di essere un'opera a se stante che s'ispira alla maggior kermesse canora nostrana. Il ricordo filtra - eccome se filtra - attraverso le note e le canzoni e, se un anno fa lo show era approdato sul palco del Nuovo, quello che dopodomani si affaccia al Manzoni sarà in larga parte rinnovato e, come si suol dire, aggiornato.
La trama è presto detta. Otto giovani talenti di danza, canto e recitazione arrivano al mitico Ariston per sostenere un provino ed entrare a far parte del cast di un musical sanremese, attratti dal fascino di un festival che è stato la colonna sonora delle vite dei loro genitori e dei loro nonni. Controllati a loro insaputa da due personaggi a dir poco enigmatici, dovranno dar vita - ma sarebbe meglio dire ridar vita - alle canzoni che hanno fatto la storia della rassegna musicale, con riferimento non soltanto alle hit vincitrici ma a tutte quelle che magari, pur non avendo trionfato, hanno fatto la storia di se stesse e del Festival.
E qui l'elenco non è lungo ma lunghissimo perché sono quasi sterminati i motivi che, pur non essendosi classificati, sono entrati però nelle vite quotidiane degli ultimi decenni. Nel corso dello spettacolo, sarà molto generoso il ricorso al repertorio sanremese con ben 58 proposte musicali notissime e tre inediti.
Una carrellata che parte da Nilla Pizzi e il suo immortale «Grazie dei fior» fino al recente vincitore Mahmood e ai suoi «Soldi» che ha prevalso tra mille polemiche dopo aver scavalcato a sorpresa i più gettonati dal pubblico. Sei ballerini e due attori completeranno il cast. I primi dando vita alle coreografie che accompagnano i brani riarrangiati in chiave inedita, i secondi per tenere a bada i ragazzi in modo che riescano a raggiungere il traguardo prefissato.
Tra amicizie, conflitti e nuovi amori gli artisti troveranno la loro dimensione navigando in libertà fra i successi degli anni Cinquanta divenuti popolarissimi in ogni decennio e le hit più recenti. Un viaggio che al tempo stesso è anche una svolta, un percorso storico per apprezzare come è cambiata e si è evoluta la musica leggera nella seconda metà del secolo scorso fino a oggi. Non soltanto dunque una piatta e scontata riproposizione di vecchi motivi ma anche una celebrazione delle voci più autorevoli, da Mia Martini ad Anna Oxa, da Fiordaliso a Eros Ramazzotti, dai Matia Bazar a Loredana Bertè, ma soprattutto da Modugno a Celentano passando per I Ricchi e Poveri, Toto Cutugno e Francesco Gabbani.
La regia è di Isabella Biffi, milanese, che ha collaborato con i nomi più famosi della scena musicale e ha affiancato don Mazzi nella lotta alla droga, portando anche in carcere i suoi musical e finendo in qualche caso per coinvolgere i detenuti stessi. Sanremo musical dura due ore con un intervallo e sarà in scena nei giorni feriali alle 20.45 e la domenica alle 15.30.RC
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.