Inaugurato il nuovo ambulatorio E cresce il numero degli indigenti

Da quasi due secoli la Piccola Casa della Divina Provvidenza - il «Cottolengo», in onore del suo fondatore San Giuseppe Benedetto Cottolengo - opera in Italia e anche all'estero per dare un aiuto concreto e «aprire ai bisognosi che bussano alla porta», come afferma Fratel Marco Rizzonato, operativo a 360 gradi presso la struttura torinese e coordinatore dell'Ufficio raccolta fondi, ma anche dedito agli anziani e ai disabili. «Siamo pronti ad aiutare tutti coloro che ne hanno veramente bisogno; soprattutto a seguito della recente crisi finanziaria che ha investito tutto il Paese, sono in aumento gli italiani che si ritrovano senza lavoro, con una famiglia a carico, separati e con problemi anche ad avere un tetto. Ogni giorno serviamo pasti per un numero sempre crescente di persone. La condizione di povertà sta dilagando e ci ritroviamo ad aiutare intere famiglie a superare il periodo di crisi offrendo, per 3 mesi, un pacco settimanale di viveri e un buono per l'acquisto di carne, un concreto aiuto per trovare un lavoro e anche una casa, per la quale possano pagare l'affitto». Sono numerosi i progetti per i quali il Cottolengo lavora: «Di recente - aggiunge Fratel Marco - abbiamo inaugurato un nuovo ambulatorio gratuito per indigenti dove offriamo un servizio rivolto alle persone che non possono permettersi di accedere alle cure mediche ordinarie perché non hanno denaro sufficiente a coprire le spese sanitarie basilari. Inoltre abbiamo attivato anche una raccolta fondi con sms solidale: Sos Ticket sarà proprio un'estensione del servizio infermieristico ambulatoriale».

La «Piccola Casa» ha un cuore davvero grande e offre aiuto agli

anziani e ai disabili rimasti soli e in difficoltà economica. Per «Essere Umani», come recita lo slogan sulla dignità, si può contribuire con il 5xmille a favore del Cottolengo, donandolo al Codice Fiscale 01538340017.

ViPer

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