Se c'è un'artista internazionale che ama incondizionatamente il nostro Paese, questa è la 50enne cantante israelo-yemenita Achinoam Nini, nome d'arte Noa. «Siate forti, siate pazienti, il mondo ha bisogno di voi e vi ama», ha scritto sui suoi social, rivolgendo un messaggio di amore all'Italia in questi giorni di emergenza sanitaria. «Cari amici, non faccio che pensare a voi, ogni giorno, in ogni momento. Sono sicura che molto presto staremo insieme seduti in un bar, rideremo di tutto questo. Non vedo l'ora di vedervi di nuovo», ha poi aggiunto, firmandosi «your cantante». Nei giorni scorsi, Noa è andata oltre e ha espresso il suo personale dolore per il dramma di Bergamo, la città dei morti portati via nei camion militari, ma anche la provincia più colpita d'Italia, seconda solo alla città cinese di Wuhan per numero di morti e contagiati.
Ha scritto di essere particolarmente legata al capoluogo orobico, ricordando quando, nel 2000, ha girato per le vie e le piazze della Città Alta il videoclip di La vita è bella, l'ormai celeberrima canzone scritta da Nicola Piovani per la pellicola Premio Oscar di Roberto Benigni, la cui versione inglese dal titolo Beautuful that way, ha fatto il giro del mondo e le ha regalato enorme visibilità: «Ho ancora un ricordo bellissimo di quei giorni trascorsi a Bergamo, anche perché ero in attesa da tre mesi del mio primo figlio, Ayehil, che tra poco compirà 19 anni».
Non stupisce che sia dedicato proprio a Bergamo il suo concerto realizzato in esclusiva e che sarà trasmesso in streaming oggi alle 19 sui canali social del Bergamo Jazz Festival e di I-Jazz, l'associazione nazionale che raccoglie alcuni dei più conosciuti e seguiti festival jazz italiani. L'iniziativa, ribattezzata «Il jazz italiano per Bergamo», è stata lanciata nei giorni scorsi da Bergamo Jazz Festival (la kermesse che ha come direttore artistico Maria Pia De Vito è stata spostata a giugno) è organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, insieme a I-Jazz, per sostenere, tramite l'onlus Cesvi, l'Ospedale Papa Giovanni XXIII, la più importante struttura ospedaliera cittadina, simbolo della strenua resistenza dei sanitari di fronte a una pandemia che ha a Bergamo ha colpito durissimo e in modo drammatico.
Per la cronaca, l'artista di Bat Yam, a sud di Tel Aviv, che nell'esibizione online avrà al suo fianco con il suo autore e chitarrista di fiducia Gil Dor, ha invitato con un altro video a effettuare una donazione a sostegno dell'opera dei medici del nosocomio bergamasco e ad assistere a questo speciale concerto: La vita è bella rappresenta un punto importante della mia carriera: nei nostri concerti eseguiamo
sempre questa canzone. Ora Bergamo sta soffrendo moltissimo e abbiamo quindi deciso di organizzare questo concerto virtuale perché, e ne sono estremamente convinta, la musica era e resta la nostra estrema medicina d'amore».
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