Latitante "artista" in fuga da un anno preso dopo l'esame all'accademia di Brera

Un 46enne albanese è stato individuato all'interno della celebre scuola dove aveva appena finito di sostenere un esame. Era detenuto per problemi legati allo spaccio di droga

Latitante "artista" in fuga da un anno preso dopo l'esame all'accademia di Brera

Se da una parte aveva una carriera criminale consolidata, dall'altra non aveva mai smesso di coltivare le sue doti artistiche e i suoi studi. Da circa un anno risultava latitante in Albania, ma la passione per il disegno, l'arte e lo studio lo hanno fatto arrivare fino a Milano, con un passaporto falso, all'accademia di Brera, dove era iscritto al biennio che segue la triennale. Nei giorni scorsi, però, la sua formazione artistica è stata interrotta da un arresto da parte della polizia.

Il latitante artista

Un cittadino di origini albanesi di 46 anni, infatti, è stato fermato nella celebre scuola del capoluogo lombardo, poco dopo aver conseguito un esame di anatomia artistica, che gli avrebbe fatto ottenere anche un buon risultato nel suo libretto. In base a quanto riportato da Agi, l'uomo sarebbe stato fermato dalla polizia perché trovato in possesso di un falso passaporto greco e per resistenza, dal momento che all'arrivo delle forze dell'ordine avrebbe provato a scappare.

Gli esami a Brera

Secondo le prime informazioni, l'uomo, sarebbe stato individuato mentre mangiava un panino con un docente e, in base alla testimonianza fornita dal suo avvocato, avrebbe riferito che quella era la terza volta, durante la sua latitanza, che si recava nella scuola d'arte milanese per sostenere un esame. Il 46enne avrebbe dichiarato di presentarsi ai docenti con il suo vero nome, mentre avrebbe utilizzato il passaporto falso soltanto per raggiungere l'Italia.

La storia criminale

In base alle prime informazioni, l'uomo, ricercato da diverso tempo in quanto destinatario di un ordine d'arresto, avrebbe precedenti per spaccio di droga e, per questo motivo, avrebbe passato parte della sua vita all'interno di istituti penitenziari. Avrebbe iniziato a interessarsi all'arte proprio all'interno del Carcere di Bollate, a Milano, materia che poi coltivava durante l'affidamento in prova. L'ultima fuga risale a circa un anno fa, quando è evaso dai domiciliari dopo avere patteggiato una pena, sempre per reati di droga commessi mentre si trovava in affidamento.

Perché a Brera

Il 46enne, che avrebbe dovuto espirare la pena di due anni e sei mesi di reclusione a seguito di diverse condanne per la violazione della legge sugli stupefacenti, sarebbe un amante dell'arte. Secondo quanto segnalato dal suo legale, sapeva che a fine pena sarebbe stato espulso dal Paese e sarebbe stata proprio quella certezza lo avrebbe condotto alla fuga e a quel gesto. Gli agenti hanno focalizzato le ricerche all'accademia di Brera perché, a seguito di alcuni accertamenti, l'uomo risultava essere iscritto all'ateneo e si presentava agli esami per arrivare al titolo di laurea biennale.

L'arresto

Le forze dell'ordine, dopo avere atteso che finisse la prova e che uscisse dalla struttura, lo avrebbero sottoposto a un controllo nei pressi dell'accademia. A quel punto, il 46enne avrebbe mostrato loro una carta d'identità greca, che riportava una foto corrispondente alla sua persona, ma con delle generalità diverse e, quindi, false. Poi, per sottrarsi ad altri accertamenti, prima avrebbe provato a scappare e poi avrebbe aggredito i poliziotti, con qualche calcio.

Ora il 46enne è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Dalla colluttazione, uno degli agenti ha riportato uno stiramento del bicipite femorale alla coscia destra, con prognosi di 20 giorni.

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