Gentile signor Sindaco,
nei prossimi giorni si annunciano decisioni determinanti per il futuro del progetto Cerba, il polo di ricerca biomedica avanzata che gode di una larghissima condivisione sotto il profilo scientifico sanitario. Si sono manifestati timori che dietro al progetto si nascondano tentativi di speculazione immobiliare e commerciale. Questo è facilmente accertabile se si compara il progetto in discussione con le situazioni esistenti di strutture della stessa natura e dimensione, in Italia o all'estero.
Un conto è un mega centro commerciale e un nuovo quartiere di edilizia residenziale, altro conto è la disponibilità di servizi commerciali e di una limitata capacità di accoglienza per la comunità di coloro che sarebbero presenti in una struttura di ricerca, di cura e di insegnamento. Stiamo parlando di alcune migliaia di persone per i quali la funzionalità dei servizi non può essere scambiata per una speculazione. Fin qui il dibattito ha contorni abbastanza chiari.
D'altra parte è ben vero che, se nel progetto Cerba fossero presenti intenti speculativi tali da mettere in pericolo la sopravvivenza del Parco Sud, sarebbe giusto chiedere di individuare un'altra localizzazione. Ma se così non fosse perché la nascita di un centro universitario di ricerca avanzata e di cura accanto ad una grande area verde dovrebbe essere ostacolata? La nostra città ha un disperato bisogno di iniziative di qualità in tutti i settori che contribuiscono in misura efficace alla ripresa economica e al miglioramento delle condizioni di vita. I migliori risultati si ottengono valorizzando i fattori di eccellenza di cui già disponiamo.
Il progetto Cerba sotto il profilo scientifico sembra rispondere a questi requisiti. Perdere questa occasione sarebbe una sconfitta per tutti.
Su queste basi siamo a chiederle di promuovere al più presto un incontro tra i sottoscrittori del Patto per lo Sviluppo di Milano, aperta a tutti i soggetti interessati, ivi compresa la Regione, per discutere un progetto importante come il Cerba che rischia di essere vanificato senza un reale confronto tra istituzioni e parti sociali.
In considerazione della complessità e dell'importanza dell'argomento riteniamo che, in ogni caso debbano essere adottate tutte le decisioni necessarie, laddove i tempi non fossero sufficienti per la definizione di una soluzione condivisa, per differire la data di scadenza dell'accordo prevista tra pochi giorni.
Cordiali saluti
segretario generale Uil
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