Per la crisi economica perde il lavoro e l'ex direttore di un supermercato di Lodi pensa bene di tornare al market dove lavorava per rapinarlo. Non contento, si fa aiutare dal suocero «esodato». Ma visto che il loro mestiere era un altro i due commettono più di un errore. Risultato: manette per entrambi dopo un'indagine durata quattro mesi. Del resto, di quel supermercato, l'ex direttore conosceva tutto, forte della sua esperienza sul campo: metodi di sicurezza, punti deboli, orari di chiusura e persino di consegna in banca del denaro guadagnato. Ed è proprio durante una di queste operazioni di deposito dell'incasso che i due entrano in azione. E' l'ottobre scorso. L'ex direttore fa da autista e da palo, a bordo della sua auto, un'Audi. In azione, proprio davanti alla banca nella zona di via Porta Cremonese a Lodi, entra il suocero che blocca il nuovo direttore del market puntandogli addosso una pistola e rapinandolo di 5 mila euro, l'incasso di dieci ore di lavoro. Poi la fuga veloce. Quasi un gioco da ragazzi, avranno pensato i due. E lo sarebbe quasi stato se all'ex dirigente non fosse venuta l'idea che farà collegare, alla polizia di Lodi, la sua persona al fattaccio. L'uomo decide, infatti, di denunciare, la sera stessa dei fatti, il furto dell'Audi subito ritrovata dai vigili nel parcheggio del cimitero di Paullo.
E gli uomini della polizia si accorgono del fatto che le due lettere iniziali della targa, di cui erano in possesso grazie a un testimone, coincidono con quelle della vettura dichiarata scomparsa e immediatamente ritrovata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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