Lombardia, approvato il bilancio da 22,7 miliardi

Formigoni: «Manovra sana, pulita e trasparente, lasciano i conti perfettamente in ordine»

Il Pirellone vara il bilancio post dieta e dimezza le spese per gestire la macchina amministrativa. Tagli enormi alle spese di rappresentanza, ai viaggi istituzionali e anche alla comunicazione. Nella sua ultima seduta (che in realtà è stata la prima per un paio di consiglieri, tra cui Giulio Gallera del Pdl), il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza la manovra finanziaria per il 2013 che ammonta a 22,7 miliardi di euro, dei quali 17,4 destinati alla spesa sanitaria. «Quello approvato - spiega il presidente lombardo Roberto Formigoni - è un bilancio solido, pulito e trasparente. Nessun conto in sospeso, nemmeno bombe a effetto ritardato. Lasciamo alla futura amministrazione conti in ordine e allineati con le normative nazionali».
Anche il Consiglio, che ha tagliato le spese di 7,5 milioni di euro, tiene a sottolineare lo stato di salute della regione e di chi ci lavora. «Questo Consiglio ha anticipato, e di molto, la spending review del Governo nazionale - spiega il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti - usciamo a testa alta da questa legislatura e in un clima di antipolitica è giusto sottolinearlo e rivendicarlo. Batman - ha proseguito - non ha mai varcato l'ingresso di questo Consiglio regionale».
Si calcola un'incidenza nel bilancio complessivo regionale pari allo 0,28% e un risparmio di 7,5 milioni di euro nei costi strutturali attuato nell'ultimo triennio.

Il costo per cittadino dell'assemblea è pari a 7,1 euro, il più basso d'Italia. Tra i risparmi e le nuove riduzioni apportate, le spese di rappresentanza della presidenza del Consiglio, ridotte da 180mila euro a 35mila.

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