Lombardia, primo sì a referendum per l'abrogazione della Legge Merlin

La Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale approva il provvedimento. Il relatore: "Vogliamo togliere la prostituzione dalle strade e sottrarlo alla malavita"

Lombardia, primo sì a referendum per l'abrogazione della Legge Merlin

Primo via libera in Regione Lombardia alla proposta di referendum per l'abrogazione parziale della legge Merlin, quella che impose la chiusura delle case chiuse.

Il provvedimento è stato approvato dalla Commissione Affari istituzionali del Consiglio lombardo (con voti contari solo da Ncd, Pd e Patto civico) e dovrà ora passare al vaglio del Consiglio regionale. Secondo quanto prevede l'articolo 75 della Costituzione, poi, la propostra dovrà essere condivisa da almeno altri quattro Consigli regionali.

"Lo scopo primario di questa iniziativa è di modificare una normativa superata e inadeguata ormai da troppi anni", ha spiegato il relatore e primo firmatario Massimiliano Romeo (Lega Nord), "Non si tratta di legalizzare la prostituzione ma di regolamentare quello che avviene nella realtà, togliendo il fenomeno dalle strade e sottraendolo alla malavita. Siamo certi che, con la prospettiva di un referendum, anche il Parlamento finalmente si deciderà a prendere posizione".

"Sono contrario nel metodo e nel merito", ha detto però il presidente della Commissione, Stefano Carugo (Ncd), "La formula del referendum è inefficace e propagandistica e in questo modo

raddoppieremo il problema, come dimostrato da analoghe esperienze in Europa. Ricordo, infine, che il Parlamento europeo ha da poco votato una risoluzione di condanna di ogni forma di prostituzione come forma di violenza sulle donne".

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