Torna CremonaJazz, la rassegna che, con la direzione artistica di Gianni Azzali, è giunta alla quinta edizione: prenderà il via venerdì alle ore 21 con le atmosfere mediterranee di un mito della «sei corde acustica», Al Di Meola. Pioniere della fusione tra world music e jazz, compositore prolifico costantemente attratto dai ritmi sincopati, Di Meola scende nell'ovale dell'Auditorium «Giovanni Arvedi» del Museo del Violino per esibirsi, insieme a Kevin Seddiki alla seconda chitarra e Fausto Beccalossi alla fisarmonica, in un concerto dal titolo «Opus & More 2019.
Cuore del concerto è l'album «Opus», a proposito del quale Di Meola ha dichiarato «per la prima volta, ho composto un album durante un periodo molto felice della mia vita». All'età di 60 anni il grande virtuoso della chitarra, da sempre acclamato dalla critica, ha deciso di reinveintarsi e di approfondire le proprie doti di compositore: dopo 40 anni di carriera costellata da tour mondiali e collaborazioni, tre album d'oro e più di sei milioni di dischi venduti nel mondo, con «Opus» Di Meola sembra voler iniziare un nuovo capitolo del proprio percorso, spingendo la musica verso nuovi confini.
Il concerto è preceduto da «AperiJazz», il momento musicale all'ora dell'aperitivo che coniuga il jazz con le specialità gastronomiche di Chiave di Bacco, il ristorante del Museo del Violino: alle 18.30 appuntamento aperto a tutti col trio formato da Marco Bianchi al piano, Alex Carreri al basso e Maxx Furian alla batteria.LuPav
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