Il 2017 per Atm è stato un anno «di transizione» a causa dell'incertezza relativa alla proroga del contratto di servizio con il Comune, che è approdata ieri in giunta e permetterà alla società di gestire il trasporto cittadino fino alla fine di ottobre del 2020. Una decisione «forte dal punto di vista amministrativo e politico», come ha spiegato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli in commissione Trasporti e Mobilità, adesso «l'obiettivo della società sarà quello di essere sempre più competitiva». «Atm si deve preparare a quello che sarà fra due anni - ha detto il presidente Luca Bianchi - se ci sarà affidamento in house o una gara poco cambia, dovremo essere più efficienti e competitivi e prepararci a quello che deciderà la politica». Anche guardando alle periferie e non solo al centro. Atm «deve modificare la prospettiva, da zona 1 centrica deve guardare a quello che Renzo Piano ha definito il rammendo dei quartieri periferici - ha spiegato Bianchi - è un'azione importante» e per questo ha anticipato che ci sarà l'articolazione di un piano operativo a supporto dei quartieri. Una richiesta, quella di una maggiore efficienza delle linee in periferia, che arriva anche dai consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione. «La frequenza delle corse di sabato e domenica, le corse notturne, sono cose da mettere a posto perché se devo aspettare un bus dieci minuti prendo l'auto - ha spiegato Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità e consigliere Pd -. Ci vuole più Atm nelle periferie perché anche così si rigenerano». Gli aggiustamenti sulle linee periferiche «vengono sempre annunciati ma non si fanno mai - ha aggiunto Fabrizio De Pasquale di Forza Italia - mi riferisco in particolare ad alcune linee come la 35 e la 45». Nel 2018 l'azienda dei trasporti milanesi porterà avanti un piano che prevede 500 nuove assunzioni negli ambiti della manutenzione, sicurezza e controllo, macchinisti e operatori di stazioni per le metropolitane e per la gestione del turn over in superficie. Sul fronte della sicurezza «è importante avere più controllori - ha aggiunto De Pasquale - ma le azioni più efficaci sono quelle che vedono la presenza congiunta delle forze dell'ordine, che possono in caso di necessità identificare i viaggiatori che non hanno il biglietto e dichiarano di essere senza documento».
Partirà invece entro giugno la sperimentazione che permetterà di pagare il biglietto con la carta di credito direttamente ai tornelli. Il sistema sarà installato su tutte le linee della metropolitana, un tornello per ogni stazione.
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