Miart, tre giorni a caccia di big e artisti emergenti

Al via fino a domenica la festa dei collezionisti. Da Prada le sculture di Elmgreen & Dragset

Miart, tre giorni a caccia di big e artisti emergenti

La settimana dell'arte entra nel vivo con l'inaugurazione di Miart, la fiera d'arte moderna e contemporanea che apre al pubblico domani nei padiglioni di Fieramilanocity. La kermesse dedicata al collezionismo, aperta fino a domenica, rappresenta l'appuntamento più atteso di questa «week» che vede ogni giorno appuntamenti e vernissage negli spazi pubblici e privati della città. Ieri, ad esempio, Hangar Bicocca ha presentato al pubblico la mostra «Sunshine State» dedicata a Steve McQueen, artista e film-maker vincitore del Turner Prize e del premio Oscar; il progetto raccoglie alcuni dei lavori più importanti della carriera di McQueen e include la nuova installazione video, «Sunshine State», opera commissionata dall'International Film Festival Rotterdam. Celebrato come uno dei più importanti artisti e film-maker contemporanei, il londinese McQueen ha influenzato in maniera decisiva il modo di utilizzare ed esporre il mezzo filmico, rivolgendo il suo sguardo radicale sulla condizione umana.

Oggi invece, Fondazione Prada apre al pubblico l'antologica del duo scandinavo Elmgreen & Dragset, due figure di rilievo internazionale nel panorama artistico contemporaneo. «Useless Bodies?» è il titolo della mostra che mette la percezione corporea al centro di una ricerca che nasce dalla scultura per scivolare nella performance, in un'analisi sulla identità e sulla dimensione sociale. I due artisti mettono in scena la sovrapposizione di sculture storiche e contemporanee e, nel secondo piano della Fondazione, l'immagine legata al mutamento del ruolo del corpo nel contesto professionale in uno spazio trasformato in un grande ufficio abbandonato.

Tornando alla fiera Miart che si inaugura oggi, l'edizione diretta da Nicola Ricciardi presenta 151 gallerie d'arte moderna e contemporanea provenienti da 20 Paesi. Questa 26esima è di fatto la prima vera edizione dopo il lockdown che aveva bloccato tutte le fiere d'arte in presenza, malgrado una sorta di «puntata prova» tenutasi lo scorso settembre. La speranza è ovviamente tutta nel ritorno in città dei collezionisti internazionali, per una manifestazione che conta le opere di molti artisti che saranno presenti alla prossima Biennale di Venezia, come come ad esempio Carla Accardi, Tomaso Binga, Miriam Cahn, Giulia Cenci, Gabriel Chaile, Louise Nevelson, Joanna Piotrowska, Grazia Varisco.

Proprio Louise Nevelson è l'artista ucraina su cui sono puntati oggi i riflettori e che, durante questa art week milanese, ha visto l'inaugurazione di una pregevole mostra negli spazi della galleria diu Gio Marconi in

via Tadino. Nel progetto «Out of order», sono esposti i suoi celebri collages realizzati a èpartire dagli anni Cinquanta, combinati con supporti lignei e cartacei che danno vita a suggestivi e originali esiti prospettici.

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