Una Milanesiana a... Colori. "La cultura come resistenza"

Elisabetta Sgarbi presenta la rassegna pronta a partire: "È il mio omaggio alla città che ora è giusto si rialzi"

Una Milanesiana a... Colori. "La cultura come resistenza"

I «Colori» dopo la «Speranza». Milano riapre e forse nessuna manifestazione come la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi può fare da augurio ad una fase due colma di incertezze per la capitale morale duramente colpita dal covid, metropoli che più di tutte è riuscita in questi anni ad identificare una cultura fatta di contaminazioni, incontri e prospettive di una società migliore. I colori, titolo scelto quest'anno dallo scrittore Claudio Magris, tingono metaforicamente la rosa dipinta da Franco Battiato con una gamma cromatica che dal rosso magenta sconfina al giallo di cadmio, a simboleggiare le mille sfumature che dividono e uniscono i saperi e le forme espressive del mondo, dalla letteratura all'arte, dalla musica alla filosofia, dalla scienza all'economia.

La presentazione della ventunesima edizione è avvenuta per ovvi motivi nel clima surreale dello streaming, forma virtuale di comunicazione alla quale ci ha abituato l'era della pandemia. Ma la rassegna che parte il 10 giugno (milanese però in realtà sempre più itinerante) si svolgerà anche in molti luoghi fisici con un programma di 40 incontri, 115 ospiti italiani e internazionali e 5 mostre. «Questa è la Milanesiana della resistenza - ha sottolineato la Sgarbi - il mio omaggio a questa città che è giusto si rialzi e riprenda la sua normalità eccezionale». Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, l'ha ringraziata personalmente «per non aver ceduto alla tentazione di rimandare al prossimo anno il suo Festival; la scelta di ritrovarsi nei luoghi all'aperto, ma anche in streaming in un qualsiasi altro posto, ha il sapore di abitudini vecchie e nuove che si uniscono per dar vita ad un unico grande spettacolo condiviso».

Una rassegna sempre più itinerante, si diceva, e che quest'anno approda anche in Romagna, evento accompagnato dalle sigle degli Extraliscio, band surreale composta da Mirco Mariani (Saluti da Saturno, Vinicio Capossela), Moreno il Biondo e Mauro Ferrara (Orchestra Grande Evento). Oltre che a Milano (nelle sedi del Castello Sforzesco, Palazzo Reale e Bmw Urban Store), Milanesiana si manifesterà in altri quattro comuni della Lombardia, Bormio, Pavia, Monza, tra cui Casalpusterlengo. Inoltre sarà a Ascoli Piceno, Villafranca di Verona, Napoli e in quattro comuni della Romagna: Gatteo a Mare, Forlimpopoli, Sant'Arcangelo di Romagna, Cervia-Milano Marittima. I primi appuntamenti saranno comunque in streaming e ad aprirli, il 10 giugno, sarà l'economista Thomas Piketty che dialogherà con Ferruccio De Bortoli di disuguaglianze e di Capitale e ideologia. Mentre gli altri due incontri da remoto il 15 e il 16 coinvolgeranno il mondo scientifico, come nel dialogo di Avventure nello spazio, con Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano.

Il primo luglio prenderanno il via gli appuntamenti fisici, con uno spettacolo di Massimo Lopez e Tullio Solenghi nel Cortile del Castello Sforzesco, e poi ancora una serie di eventi che coincideranno con anniversari significativi: i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, i 25 dall'assassinio di Rabin, i 40 della strage di Bologna e di Ustica, i 700 di Dante.

Spazio anche quest'anno all'arte con cinque mostre: Luca Crocicchi (L'Origine della Luce), Vanni Cuoghi (Apnea), L'anima della pietra, «Giuliano Giuliani Tino da Camaino e due maschere federiciane», Alexander Calder, e le fotografie di Carlo Verdone «Nuvole e colori».

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