Un incubo quello vissuto da un 31enne nel milanese che è stato sequestrato, minacciato e picchiato a sangue da quattro sconosciuti che volevano il pin del suo bancomat. Il giovane è stato liberato solo quando il gruppo ha raggiunto il suo scopo e ha ritirato un totale di 1.800 euro dalla sua carta.
Picchiato a sangue per il pin
I carabinieri del comando provinciale di Milano, tra la provincia milanese e Vigevano, in provincia di Pavia, hanno fermato quattro persone, due italiani di 25 e 35 anni, e due stranieri, accusati di sequestro di persona, rapina e minaccia aggravata, violenza privata, lesioni personali e indebito utilizzo di carte di credito. Il gruppetto è stato raggiunto da una ordinanza emessa dal gip del tribunale in seguito all’indagine condotta dalla compagnia carabinieri di Cassano d'Adda, nel milanese, guidata da Giuseppe Verde, e coordinata dalla procura di Milano, che è stata avviata dai Carabinieri della stazione di Melzo.
Tutto è partito dalla denuncia che un 31enne ha presentato lo scorso 3 ottobre, nella quale dichiarava di essere stato vittima un paio di giorni prima, di sequestro e rapina da parte di quattro soggetti sconosciuti. Gli investigatori, grazie alla visione dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza, e il traffico dei cellulari degli indagati, oltre a un controllo capillare del territorio, sono riusciti a ricostruire le ultime ore del ragazzo. Il 31enne quella sera aveva incontrato due stranieri a Cernusco sul Naviglio ed era stato portato in una fabbrica inutilizzata a Cassina dè Pecchi, altro comune in provincia di Milano. Poco dopo sono stati raggiunti in quel luogo da altre due persone di origine italiana. A quel punto il ragazzo sarebbe stato picchiato a sangue e rapinato del portafoglio e dei vestiti. Solo alle prime luci dell’alba, verso le 5 del mattino, il 31enne è stato liberato e ha potuto raggiungere il Policlinico di Milano per essere medicato. Ma l’incubo per il giovane non era ancora finito. Infatti, nei giorni seguenti uno degli indagati lo ha contattato telefonicamente minacciandolo e consigliandogli di non provare a presentarsi alle forze dell’ordine per denunciare quanto accaduto.
Rubato il massimale della carta
Dei quattro arrestati, tre hanno precedenti penali in materia di sostanze stupefacenti, e sono stati rintracciati e raggiunti presso le loro abitazioni. Il quarto, un magrebino senza fissa dimora, è stato invece localizzato nel quartiere Satellite di Pioltello. Durante le perquisizioni degli appartamenti, nella casa di uno dei due stranieri, a Vigevano, è stato rinvenuto il giubbotto sequestrato alla vittima. All’interno del quale vi erano 700 euro in contanti tagliati in banconote da 50.
Ma i delinquenti sarebbero riusciti a ritirare in più riprese la somma totale di 1.800 euro, ovvero il massimale della carta rubata alla vittima. Adesso i quattro arrestati si trovano nelle carceri di Vigevano e San Vittore a Milano.Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
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