È stato trovato e arrestato dalla polizia il padre del bambino ucciso in un appartamento di via Ricciarelli a Milano questa mattina. Aliza Hrustic era ricercato e accusato dell'infanticidio. La tragedia si era consumata in un appartamento in via Ricciarelli 22, in zona San Siro a Milano, dove è stato trovato il corpo senza vita di un bambino di soli due anni.
Secondo le prime indiscrezioni, sul corpo del piccolo ci sarebbero evidenti segni di violenza e sul pianerottolo sarebbero state individuate tracce di sangue. Ad allertare i soccorsi è stato il padre del bambino: la chiamata al centralino del 112 sarebbe arrivata alle 6:02 di questa mattina. L'uomo aveva riferito di problemi respirato, ma quando i paramedici sono arrivati sul posto non hanno potuto fare nulla per salvare il piccolo.
Quando l'ambulanza e la polizia sono arrivati sul posto della tragedia, però, ad aspettarli c'era solamente dal madre del bimbo, una 23enne di origine croata. Del padre nessuna tracciata. La sua assenza ha insospettito gli inquirenti, che hanno indirizzato le indagini verso la figura dell'uomo, un 25enne italiano, di origine croata. Al momento, il ragazzo non è reperibile e la polizia lo sta cercando.
I paramedici, arrivati nell'appartamento, non hanno potuto fare niente per salvare il piccolo, se non constatarne il decesso e notare i segni di violenza presenti sul suo corpicino. Sul luogo, ora, stanno operando gli agenti della polizia scientifica, che stanno effettuando i rilievi del caso.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sembra che il piccolo avesse i piedi legati, diversi lividi e una ferita alla testa. Sembra che il bimbo avesse i piedi fasciati e gli inquirenti stanno cercando di capirne il motivo. La madre, incinta e con altri 5 figli, avrebbe incolpato il marito. L'abitazione dove risiedeva la famiglia del bimbo era occupata abusivamente.
Alcuni testimoni descrivono Aliza Hrustic, il padre 25enne del piccolo, come un uomo violento. Alcuni vicini hanno raccontato che l'uomo aveva avuto, in precedenza, una lite con la moglie, finita con la rottura di un vetro, e un diverbio nella tabaccheria di fronte alle palazzine dove vivevano. In particolare, lo zio dell'uomo, ha parlato di una lite avvenuta due anni fa: in quell'occasione, il padre del bambino avrebbe reagito con delle cinghiate contro lo zio, che da quel momento ha interrotto ogni rapporto. La polizia ha raccolto anche testimonianze di precedenti violenze contro la moglie e i figli e di uso di droga.
Si tratta di famiglie rom, che abitano nelle palazzine popolari in via Bolla, ma i genitori del piccolo si erano trasferiti, insieme ai figli, in via Ricciarelli, due mesi fa. Abitavano in quella casa in modo abusivo: da anni gli abitanti di via Ricciarelli si battono contro l'occupazione abusiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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