Due uomini di nazionalità marocchina sono finiti in manette a Liscate (Milano), con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’episodio, verificatosi nella serata di lunedì, ha visto entrare in azione i carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda, che si erano messi già da giorni sulle tracce dei due pusher magrebini. Proprio durante uno degli appostamenti organizzati dai militari è potuta scattare la trappola ai loro danni.
Dall’abitazione tenuta sotto controllo è infatti uscito un nordafricano che, notata la “gazzella”, ha cercato immediatamente di sbarazzarsi di un involucro di cellophane di cui si trovava in possesso. Inutile la fuga tentata dal magrebino, che in pochi metri è stato raggiunto ed ammanettato dai carabinieri lanciati al suo inseguimento. Appurato che nella confezione di plastica si trovavano 31 grammi di cocaina già suddivisa in monodosi, i militari si sono potuti concentrare sulla perquisizione all’interno della casa.
Al momento dell’irruzione i carabinieri hanno sorpreso un marocchino di 44 anni, in possesso di due dosi di cocaina e 210 euro in contanti, denaro di cui, a quanto pare, ha potuto dimostrare la lecita provenienza.
I due marocchini sono pertanto stati tratti in arresto e trasportati nelle celle di sicurezza della caserma di Cassano d’Adda in attesa del processo per direttissima, svoltosi presso il tribunale di Milano nella giornata di ieri.
Il 44enne, trovato in possesso di due dosi, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il connazionale 34enne, invece, è stato rinchiuso dietro le sbarre del carcere di San Vittore.
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