La dinamica di come Luca sia finito in coma è tutta da chiarire, l'unica cosa certa è che un ragazzo di 20 anni di Milano sta lottando tra la vita e la morte dopo aver trascorso una serata facendo festa in un attico nell'hinterland milanese. Il tutto è avvenuto nella notte di venerdì 27 luglio quando Luca, insieme ad alcuni amici, si era recato a far festa in un attico.
Dopo qualche ore la chiamata ai soccorritori; il personale dell'ambulanza, giunto sul posto, si è immediatamente accorto della gravità della situazione: il giovane era disteso a terra privo di sensi. La corsa verso l'ospedale di Legnano. I medici che lo hanno visitato hanno riscontrato lesioni cerebrali irreparabili dovute ad un forte trauma cranico. Il problema ora è capire come si sia procurato questo trauma cranico visto che ancora oggi, dopo più di dieci giorni non si riesce a capire cosa sia avvenuto durante quel party a Milano.
Le indagini sono state fatte partire dalla madre che, il lunedì successivo si è recata in commissariato a Leviano per chiedere cosa fosse accaduto al figlio. Nessuno però sapeva nulla, visto che quel venerdì le forze dell'ordine non sono state avvertite.
La famiglia di Luca si è quindi rivolto ad un legale che starebbe provando proprio in questi giorni, con l'assistenza di un medico legale, che quelle ferite non sarebbero state provocate da una caduta accidentale. Il ragazzo, ventenne, era fresco fresco di diploma e si era recato in quell'attico proprio per festeggiare la "libertà ottenuta" si legge sulle righe del Milano Today.
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