Il primo weekend della «fase 2» (senza il coprifuoco per i drink all'aperto) si era chiuso con una maxi rissa con accoltellamento in corso Garibaldi. Un episodio che aveva fatto rialzato immediatamente la tensione sulla movida. E hanno continuato a circolare le immagini di assembramenti serali, da largo La Foppa a via Lecco. Ieri il prefetto Renato Saccone ha riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza per fare il punto, presenti non solo questore e sindaco ma anche il presidente dell'Epam (pubblici esercizi milanesi) Lino Stoppani. «Bisogna anche stare un po' attenti a mettere sempre insieme movida e fatti di criminalità perché poi rischiano di confondersi, come il caso dell'accoltellamento in corso Garibaldi» ha premesso Sala. Ma ha chiesto un maggior presidio e il prefetto organizzerà nei prossimi quattro fine settimana dei controlli straordinari. «Ho chiesto di gestire con più intensità alcune vie specifiche della movida - riferisce Sala -, non vorrei dover tornare a provvedimenti che interessano la generalità». Ammette anche che «con le discoteche chiuse i ragazzi si riversano sulle strade e diventa tutto più difficile». Tra le aree più delicate cita Porta Venezia, e «in quest'ultima fase ci sono elementi di delicatezza notevoli che vanno al di là della movida». La zona è finita sotto la lente anche dopo l'aggressione subita a fine maggio dall'inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti da parte di un gruppo di pusher. «Il questore ha garantito che sono già aumentati i controlli ma ho chiesto di fare ancora di più» spiega. Come ci sarà una stretta sugli ambulanti abusivi che vendono alcolici senza rispetto delle regole. E una sinergia tra categoria e forze dell'ordine, «Stoppani - riferisce il sindaco - si è impegnato a segnalare il nome e l'indirizzo dei loro commercianti che non rispettano le regole, quindi si sta lavorando insieme».
Il presidente di Epam (Confcommercio) riunirà oggi i rappresentanti dei gestori delle quattro aree della movida più critiche: Arco della Pace, La Foppa-Garibaldi-corso Como, Navigli e Porta Venezia. «Andremo a sensibilizzare maggiormente gli operatori, molti hanno già la security ma chiederemo di rafforzarla - anticipa -. E chiederò di responsabilizzare i colleghi perché singole responsabilità non devono ricadere su tutti, uomo avvisato mezzo salvato». Si è messo «a disposizione della prefettura perché il tema della sicurezza è anche nostro, situazioni di rissa o confusione generano un danno anche alle nostre attività, la gente scappa dal malaffare. Ho segnalato anche il problema della chiusura prolungata delle discoteche in Lombardia, sono un luogo di divertimento sicuro e controllabile.
I giovani nel weekend arrivano anche da fuori regione e rimangono comunque in giro fino a tardi, si riversano nelle piazze. E ci aspettiamo un contrasto vero all'abusivismo, camion che somministrano alcol in maniera incontrollata e che non rispettano i vincoli legati alle distanze».
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