Droga la coppia e stupra la donna davanti alla neonata: preso agente immobiliare

In manette il 48enne Omar Confalonieri, agente immobiliare con ufficio in via Montenapoleone. L'uomo è recidivo, nel 2008 aveva già ricevuto una condanna

Droga la coppia e stupra la donna davanti alla neonata: preso agente immobiliare

È stato arrestato con le accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate un 48enne residente nell'hinterland sud-ovest milanese che già nel 2008 aveva ricevuto una condanna per simili reati. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Milano, è stato eseguito venerdì scorso dai carabinieri di Corsico (Milano), che hanno provveduto al fermo subito dopo la chiusura delle indagini, scattate in seguito alla denuncia delle vittime, risalente allo scorso 4 ottobre.

I fatti

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, a finire nel mirino del 48enne, tale Omar Confalonieri, è stata una giovane coppia di clienti. L'imputato, infatti, è un agente immobiliare con ufficio sito in via Montenapoleone (Milano), la "Confalonieri Real Estate". Stando alle accuse, nella mattinata dello scorso 2 ottobre, la coppia, che aveva portato con sé anche la figlia di pochi mesi, si era recata ad un incontro con Confalonieri. Durante l'incontro finalizzato alla compravendita di un box, era stato consumato un drink, e l'agente immobiliare aveva approfittato dell'occasione per drogare i due. Subito dopo aver bevuto le bevande, le vittime avevano accusato un malore, trovandosi in evidente stato di alterazione psico-fisica. Il 48enne aveva dunque abusato sessualmente della donna. A rendere più grave la situazione, come anticipato, il fatto che con i tre adulti si trovasse anche la figlia di pochi mesi della coppia, "rimasta in balia degli eventi per circa 8 ore".

Una volta ripresa conoscenza, compreso quanto accaduto, le due vittime si erano poi recate presso la prima stazione dei carabinieri, dove avavano sporto denuncia.

Le indagini ed il fermo

L'attività investigativa portata avanti dai militari in collaborazione con il nucleo investigativo di Milano è stata condotta dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal sostituto procuratore Alessia Menegazzo. La perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione dell'indagato ha portato al ritrovamento del medicinale Lormetazepam, noto ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine, probabilmente utilizzato per narcotizzare la coppia: secono gli investigatori, l'uomo era riuscito ad avvelenare la coppia inserendo il farmaco nei bicchieri con una siringa.

Ad incastrare il 48enne, anche i tabulati telefonici e le immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza, oltre che la testimonianza delle vittime. Gravissimo anche il fatto che il soggetto avesse già ricevuto nel 2008 una condanna per violenza sessuale, reato commesso in provincia di Monza e Brianza con lo stesso metodo. In seguito alla condanna, l'agente immobiliare era stato "riabilitato dal tribunale di Milano nel 2013".

Arrestato e comparso dinanzi al gip Stefania Pepe per l'interrogatorio di garanzia, Omar Confalonieri si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto altre due vittime avrebbero testimoniato contro l'imputato, affermando di essere state a loro volta abusate. Secondo gli inquirenti, per l'arrestato non esiste altra soluzione che il carcere, dal momento che questo potrebbe esercitare "pressione psicologica e di intimidazione" nei confronti delle vittime, contattate tramite recapiti telefonici di cui è in possesso.

Le motivazioni dei magistrati

Nell'ordinanza dei magistrati del tribunale di Milano riportata da AdnKronos, si fa riferimo all'elevato pericolo di inquinamento delle fondi di prova tramite intimidazione, ed all'ingente pericolosità del 48enne, incapace "di percepire il disvalore delle proprie condotte". L'indagato, spiegano gli inquirenti, possiede "un'ampia rete di contatti con numerose donne" e può contare su "molteplici appartamenti e locali dove poter condurre con l'inganno le proprie vittime e qui narcotizzarle e abusarle di loro". La sua capacità criminale, unita ad una seria mancanza di autocontrollo, hanno convinto le autorità milanesi a disporre il carcere, in quanto il rischio di recidiva, considerata anche la precedente condanna, viene giudicato molto alto.

"Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad identificare le altre donne che, in passato, abbiano potuto subire analoghi abusi sessuali da parte

dell'indagato con lo stesso modus operandi, come peraltro le indagini stanno evidenziando", è quanto fanno sapere le autorità, che invitano tutte le vittime a contattare immediatamente i carabinieri della compagnia di Corsico.

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