Tre anni e settantamila zecchini d'oro per realizzarla tra il 1777 e il 1780. Due anni da oggi e 70 milioni di euro per farla ritornare davvero reale. La Villa di Monza, nata come residenza di campagna dell'Arciduca Ferdinando, marito di Maria Teresa d'Austria e progettata dal'architetto Giuseppe Piermarini, tornerà presto a nuova vita dopo anni di incuria. L'assassinio di Umberto I, agli inizi del secolo scorso, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, ne aveva segnato il declino inesorabile. Ogni qualvolta gli eredi di casa Savoia passavano da Monza facevano oscurare le tendine del treno considerando la Villa una sorta di «gatto nero» porta sfortuna. Ora l'associazione di imprese «Nuova Villa Reale» che si è aggiudicata il bando di gara indetto dalla Regione Lombardia, in 24 mesi dovrà restituire la bellezza e la dignità alle 40 sale del primo e secondo piano nobile, oltre al piano terra e belvedere. Il progetto ricalca in buona parte quello del team di architetti guidato da Giovanni Carbonara, vincitore di un bando di concorso nel 2004. Il Piano terra è la parte meno pregiata ed è anche quella che necessita dei maggiori interventi di consolidamento strutturale. Da qui si entrerà nel palazzo reale e qui si troveranno i locali di accoglienza, la biglietteria, i servizi, gli uffici del concessionario, un book shop e alcuni spazi per attività commerciali e artigianali legate a Villa Reale. Per le sale di maggior pregio della Villa (Primo e secondo piano nobile) il progetto definitivo approvato dalla conferenza dei servizi stabilisce «funzioni espositive, museali ed eventi». Sono previsti interventi di restauro in rinforzo e la messa in sicurezza della balconata che si affaccia sul salone centrale. La maggior parte dei lavori si concentreranno nelle sale del secondo piano nobile per il recupero degli appartamenti del principe di Napoli, della duchessa di Genova e degli imperatori di Germania. Il piano Belvedere, caratterizzato dalle capriate lignee settecentesche, è destinato ad «alta ristorazione». Saranno recuperate le finestre e le persiane meno deteriorate, mentre le porte saranno nuove. Il ristorante occuperà le due sale centrali che si affacciano a est ed ovest lungo il cannocchiale prospettico costruito sull'asse Milano-Vienna, oltre a due sale più piccole laterali. Una serie di locali affacciati alla galleria longitudinale ospiteranno i servizi e i vani accessori. Tra le curiosità la sezione trasversale evidenzia un locale per la «conservazione dei vini bianchi».
Stamane saranno inaugurati i lavori di recupero. L'apertura al pubblico è prevista per la primavera del 2014. Saranno 100 gli operai impegnati una volta che il cantiere sarà a pieno regime. A salutare l'avvio dei lavori anche il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, nativo di Villasanta città che dista dalla Villa reale non più di 200 metri. Con lui ci sarà Roberto Formigoni, governatore della Regione Lombardia che ha voluto fortemente i lavori di restauro.
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