"No ai privati in sanità" Oggi il Pd in piazza con comunisti e grillini. E addio alla Regione

Mentre Fontana vara i nuovi investimenti i dirigenti "dem" scelgono la protesta. Centrodestra ironico e "Azione" si dissocia con Carretta: "Oltranzismi impraticabili"

"No ai privati in sanità" Oggi il Pd in piazza con comunisti e grillini. E addio alla Regione

Il Pd sceglie la protesta. Mentre Palazzo Lombardia vara una manovra economica che viene presentata - con le categorie - come un propellente per la ripresa, il principale partito della sinistra oggi partecipa a una manifestazione - sostanzialmente contro la sanità privata - insieme a Cobas, Rifondazione comunista, Usb, Sinistra anticapitalista e compagni vari, oltre naturalmente al Movimento 5 Stelle.

Non era imprevedibile. C'è un misto di ideologia e giustizialismo, nel modo in cui la sinistra e i grillini hanno affrontato tutta l'emergenza Covid in Lombardia. E proprio ora che la Regione inizia a lavorare alla riforma della sanità, un Pd confuso e diviso sul da farsi cede allo stesso riflesso di allora, appoggiandosi a tutto un mondo che pare interessato alle rimostranze ideologiche e alla propaganda più che a una proposta di governo equilibrata e appetibile per la Lombardia.

Questa linea protestataria e massimalista è emersa subito con il Covid. La «gioiosa macchina da guerra» della sinistra lombarda ha raccolto le firme per il commissariamento della Regione, ha chiesto ogni giorno le dimissioni di Fontana e ha assecondato una narrazione che raccontava il dramma Covid - per esempio nelle Rsa - come una «strage» che doveva essere da un lato perseguita penalmente e dall'altro spiegata con ragioni di «sistema».

Ha avuto torto. Ma adesso è ancora su una piattaforma ideologica e «di sistema» che la sinistra punta, con la manifestazione di oggi in Duomo. «La salute non si vende. La sanità pubblica si difende» questo il titolo, che potrà piacere a sindacalisti e massimalisti, ma rischia di allontanare molti elettori lombardi. La Lega ha buon gioco nel rispondere: «Pd e 5 stelle manifestano contro Regione Lombardia? - ironizza il coordinatore Fabrizio Cecchetti - abbiamo 91% di popolazione vaccinata e la miglior eccellenza ospedaliera italiana». E Fdi con Riccardo De Corato nota: «Sta iniziando la campagna del fango in vista delle elezioni regionali. Il leitmotiv sarà quello della pandemia» ma «i veri responsabili della sottovalutazione di quanto stesse accadendo sono proprio nelle file del Pd».

Scettico però è anche Niccoló Carretta. Il consigliere di «Azione» premette che farà le sue proposte per «potenziare la medicina di territorio, migliorare la qualità dei manager della sanità pubblica e riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato accreditato», ma spiega: «Azione è il partito del pragmatismo e non possiamo aderire a una manifestazione che parte dall'assunto che necessariamente il privato sia il male».

Carretta è critico con la giunta ma avverte: «Non possiamo fingere che il privato accreditato ormai non sia parte integrante del sistema con più del 40% delle prestazioni totali.

Inoltre, tra moltissime sigle aderenti rispettabili vi sono anche gruppi che si sono contraddistinti in questi mesi per una violenza verbale che non ci appartiene. Si può lavorare ad una alternativa credibile per la Lombardia senza strizzare l'occhio a posizioni oltranziste e impraticabili».

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