Il sindaco frena (per ora) sulla proposta di pedonalizzare corso Buenos Aires nel weekend, avanzata due giorni fa dalla presidente Pd del Municipio 3 Caterina Antola. «Non è mai arrivata sul mio tavolo, non esprimo giudizio oggi perchè non l'ho mai esaminata tecnicamente» ha risposto ieri. Contro la richiesta della Zona si era scagliata immediatamente Confcommercio Milano: Soprattutto in un periodo in cui la ripresa è così in bilico le priorità devono essere altre, le energie di tutti si concentrino sulla ripartenza e non su battaglie ideologiche» il commento tranchant del segretario generale Marco Barbieri. Beppe Sala invece conferma di voler andare avanti con «il taglio di posteggi laterali, ho dato incarico all'assessore alla Mobilità Arianna Censi di fare questo, per rendere la pista ciclabile più sicura e lineare». E «l'obiettivo più grande è rivedere i marciapiedi e gli spazi tra pedonalizzazione e auto. Ci stiamo lavorando». Solo pochi giorni fa è stata invece annunciato l'allargamento del parco Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova sull'altro lato di via Melchiorre Gioia, una volta ultimati i lavori quel tratto di strada sarà rallentato nel corso della settimana e chiuso al traffico nel weekend. Un altro passo nella battaglia anti auto che tanto piace ai Verdi, anche se Sala si trova continuamente bersagliato sulle politiche green dal capogruppo di Europa Verde e giorni fa anche la co-portavoce nazionale Eleonora Evi ha contestato l'iniziativa dell'«acqua del sindaco» nel brick, in pratica l'acqua del rubinetto «inscatolata» nel tetrapack. «Sono sorpreso che la coordinatrice nazionale dei Verdi si occupi di una cosa del genere - ha ribattuto ieri Sala -. Va bene tutto, ma mi sembrava anche una iniziativa simpatica di Mm. Oggi non c'è cosa su cui non si scateni polemica ma ripeto, misura e misura, le critiche di Evi sono sorprendenti». E Monguzzi, ribadisce, continua ad essere in maggioranza, «siamo allineati su tante idee e quando ho deciso di avere i Verdi con me pensavo che non avrebbero appoggiato sempre le mie idee. É solo questione di equilibrio, quanto è il sì e quanto il no. Staremo a vedere».
Sala incassa una doppia contestazione dalla Lega sulla mobilità- Questa mattina alle 10 il commissario Stefano Bolognini e i consiglieri Silvia Sardone e Samuele Piscina faranno un presidio con altri esponenti del Municipio 2 in via Padova all'angolo con via Cavezzali dove la giunta intende creare una zona a traffico limitato solo per i mezzi pubblici, «insieme alla pedonalizzazione già annunciata del tratta tra piazzale Loreto e Giacosa si tradurrà in caos e disagi per i cittadini» avvertono. E due sere fa Bolognini, Piscina e i consiglieri del Municipio 6 Piermario Sarina e Giovanni Binda hanno improvvisato con commercianti e cittadini un presidio in piazza Frattini, davanti al cantiere M4, per dire «basta ai disagi imposti dalla giunta Sala. La previsione di fine lavori è già slittata di 3 anni e «se tutto va bene i cittadini dovranno subire altri 15 mesi di ritardo. La M4 è un'opera ideata dalla giunta Moratti, la prima tratta doveva essere pronta per Expo, quando già amministrava la sinistra, ma le giunte Pisapia e Sala hanno creato un'odissea mai vista. Milano è diventata un carrozzone che arranca». E «i ristori stanziati negli anni passati dal Comune sono insufficienti e ad oggi -sottolineano i leghisti - non sappiamo se verranno o meno rinnovati.
Intanto a causa dei cantieri sono saltati posti auto e fallite attività commerciali». Chiedono la convocazione di una commissione congiunta Comunale e dei municipi interessati per trattare meglio il tema e sollecitare i ristori.
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