La parola che fa tremare (e frenare) gli automobilisti è autovelox. Sette nuovi impianti fissi verranno attivati entro la fine dell’anno e si aggiungeranno a quell’unico in funzione dal 2002 in città, sul cavalcavia Monteceneri. Otto strade si sono già aggiunte invece all’elenco di quelle monitorate con le postazioni mobili: i cartelli stradali obbligatori per legge sono stati piazzati da poco e dunque sono già entrate in azione, bisogna stare attenti a non usare il piede pesante.
Per motivi di sicurezza ovviamente, ma anche perché chi viene fotografato rischia una multa da 41 fino a 821 euro a secondo della velocità, una sanzione che cresce di un terzo se l’orario dell’infrazione è notturna, tra le 22 e le sette del mattino (dunque da un minimo di 54,67 ad un massimo di 1094,67). E ci si gioca ovviamente i punti della patente: 3 se si supera il limite di 10-40 chilometri, sei punti tra i 40 e 60 e 10 oltre i 60. Ma negli ultimi due casi si rischia anche la sospensione da 3 a 12 mesi.
La mappa dunque. Per gli autovelox fissi le strade erano già state individuate con decreto del Prefetto nel 2003: via Parri, via Palmanova, cavalcavia del Ghisallo, viale Famagosta, via dei Missaglia, via della Chiesa Rossa e via Fermi, tutte vie urbane di scorrimento dove il limite di velocità è di settanta chilometri orari. Dieci anni di ritardo, ma ora la giunta Pisapia ha dato un’accelerata.
Primo obiettivo, «rendere più sicure le strade alle categorie deboli, come ciclisti e pedoni». Ma è sottinteso che l’operazione contribuirà al piano di salvataggio dei conti del Comune, visto che il buco nel Bilancio 2013 è sceso da 437 a 300 ma sembra ancora incolmabile. Vero che gli incassi degli autovelox fissi arriveranno solo dal prossimo anno, ma si gioca d’anticipo perché la situazione non sarà più rosea.
Per quelli mobili invece le multe saranno già incassate nell’anno in corso. Le nuove postazioni sono state scelte tra quelle a «potenziale alto rischio», soprattutto in alcune ore del giorno. Si tratta di via Bazzi, via Aldo Moro, la carreggiata centrale di viale Certosa, viale De Gasperi, viale Olivieri, via Caterina da Forlì, viale Caprilli e il raccordo dell’Autosole di piazzale Corvetto. Tutte strade (tranne l’ultima) con limite di 50 chilometri orari.
Il costo dei sette impianti fissi per il Comune, montaggio compreso, è di 150mila euro. Ma fa notare l’assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran che i benefici dell’operazione «oltre che in sicurezza, ovviamente la nostra preoccupazione principale» si colgono «in settori comunali inattesi, basti pensare che l’assessorato ai Lavori pubblici spende 100mila euro all’anno solo per il rifacimento dei guard rail sul cavalcavia del Ghisallo». Costi che si potranno evitare se, come accade sul Monteceneri, nel 2012 gli incidenti sono stati pari a zero. Le multe invece 31.188 nel 2010 e 28.010 nel 2011, circa 76 al giorno.
L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli parla di «una rivoluzione » per «avere strade più sicure». Anche se fortunatamente i numeri del 2011 segnano un calo degli incidenti rispetto all’anno prima, sono passati da 11.912 a 11.375 (il -4,5%), quelli con feriti da 16.078 a 15.287 (quasi il 6% in meno) e quelli con morti da 56 a 50 in un anno (-10,7%). Nel 2012, il focus è sul centro dove con Area C c’è stata una riduzione del traffico pari al 30,7% e dunque è diminuito anche il numero di scontri con feriti ( del 26,3%).
La strada con il più alto tasso di incidenti è viale Monza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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