Da oggi all'ippodromo galoppa solo il rock

Da oggi all'ippodromo galoppa solo il rock

Secondo le regole della metrica, in un testo di canzone parole come «musica» ed «estate» non potrebbero mai sostituirsi a vicenda. Questione di accenti, più che di sillabe. I loro concetti però si fondono alla grande, da sempre, quando si tratta di far vivere le città di musica. Con la bella stagione, zanzare permettendo, i palchi che vibrano di rock e affini si fanno spazio privilegiato: succede da ormai tre anni anche con l'Alfa Romeo City Sound, appuntamento che, in queste ultime stagioni, ha raccolto ben 165.000 spettatori in forza dei nomi richiamati in cartellone, da star internazionali come Alanis Morissette, Kasabian, The Killers, fino a veterani come il bluesman B.B. King o i Deep Purple. Dal 10 giugno fino al 30 luglio (info 02.63.79.33.89) l'Ippodromo del Galoppo di San Siro spalanca i battenti ai suoni più variegati, dal rock, all'hip hop, al pop, all'elettronica, senza dimenticare che l'intera area – tra l'altro, un monumento d'interesse nazionale edificato in stile Liberty negli anni '20, non un semplice e triste tendone - sarà strutturata come un vero e proprio villaggio (a ingresso gratuito, eccettuata ovviamente la zona del palco live), che comprenderà anche un mega- schermo per la proiezione delle partite di calcio dei Mondiali. «Abbiamo lavorato per aumentare la capienza della zona concerti – spiega l'organizzatore Vittorio Quattrone – Dai 12.000 posti iniziali siamo arrivati a 20.000 di media, in qualche caso rimuovendo le tribune, possiamo arrivare ai 30.000». Il «qualche caso» è presto detto sin dalla prima data del 10 giugno: sono infatti in arrivo gli attesissimi Linkin Park, band icona del rock Usa che, a dispetto dell'etichetta «alternativa», ha venduto la bellezza di 50 milioni di dischi nel mondo, e che da ben dieci anni manca da Milano. Tra i nomi forti del mese di giugno meritano citazione i Motorhead (il 24), trio storico inglese del genere heavy, il cui recente album «Aftershock» segna un ritorno al sound degli esordi ed è stato definito dalla critica «il loro migliore degli ultimi 20 anni». Il rock nelle diverse declinazioni si conserva meritato spazio il 27 con Rob Zombie e Megadeth e il 30 con l'abbinata storica ZZ Top e Jeff Beck. Unico a sventolare il tricolore, nella seconda data del cartellone il 13 giugno è Davide Van De Sfroos, mentre lo spazio più elettronico e pop andrà ai sudafricani Die Antwoord (il 24) e ai Massive Attack (il 25). Nel mese di luglio heavy rock con Volbeat e Airbourne a dividere il palco il giorno 2, mentre gli artisti italiani si fanno più numerosi: il virtuoso mix demenziale di Elio e le Storie Tese il giorno 3, Caparezza l'11, il cantautore Alessandro Mannarino il 15 e l'attesissimo Franco Battiato il 17.

Una storica pagina del rock internazionale verrà letta invece il 7 luglio, con John Fogerty ex Creedence Clearwater Revival, mentre la chiusura del festival è tutto sulle note del pop dei britannici Editors, del rock alternativo degli americani Placebo e dell'hip hop di una superstar del genere come Snoop Dog Aka Snoop Lion, 30 milioni di dischi venduti nel mondo. Unico grande assente (perché c'è sempre), Pharrell Williams, il cui brano soul «Happy» ha spopolato: «Lo abbiamo voluto fortemente ma l'unica nazione cui ha detto no per il suo tour europeo è l'Italia».

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