Gli Oscar del cuore ai campioni di solidarietà

Gli Oscar del cuore ai campioni di solidarietà

Giunto alla sua quattordicesima edizione, il «premio Campione» - sponsorizzato dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia, dalla Comunità Ebraica e dal Caim che comprende varie comunità islamiche di Milano, dall'Associazione magistrati e dal Rotary Club - è stato consegnato anche quest'anno in sala Alessi a Palazzo Marino a tutte quelle associazioni che si sono impegnate e distinte in opere di assistenza, volontariato e sostegno verso i più bisognosi.

Alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia, del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e degli assessori Pierfrancesco Majorino e Pierfrancesco Maran, del presidente di Atm, Bruno Rota nonché da Gabriella Jacono, presidente di Milano Ristorazione e di Carlo Malugani, presidente delle Ferrovie Nord Milano, è toccato a Mario Furlan, leader storico dei City Angels, consegnare questi ambiti «Oscar del cuore».

Oltre al presidente onorario dei City Angels, Michele Ferrario Hercolani, erano presenti i testimonial che di anno in anno accostano i volontari della Onlus. L'associazione è stata fondata a Milano da Luca Furlan nel 1994 ed è presente in 18 città italiane e a Lugano in Svizzera per svolgere un impegnativo lavoro di assistenza ed emergenza ai bisognosi di strada - non solo clochards - aiutando i senzatetto e offrendo loro centri di accoglienza.

Tra questi testimonial, il cantautore Ron, Laura Bono, Alberto Fortis, Ylenia Lucisano, Giulia Mazzoni, Edoardo Raspelli e Ivana Spagna che ha composto il motivo «Un angelo senza nome» come «inno» dei cosiddetti «baschi blu e giubba rossa», dalla divisa indossata dai militanti dei City Angels. Accanto a loro, ieri sera alla consegna del premio, c'era anche la madrina Daniela Javarone, presidente degli Amici della Lirica. «In un momento difficile come quello che stiamo vivendo è incoraggiante sapere che ci sono cittadini che fanno ancora più di quello che viene loro chiesto e lo fanno con impegno e passione in mezzo a mille difficoltà. Il riconoscimento serve per dare più visibilità al loro operato e aiutarli a fare sempre meglio», ha detto Furlan nel presentare la cerimonia.

Gli Oscar sono stati assegnati a Federico Bastiani, inventore delle «Social street» (Bologna); Daniel Canzian, chef allievo di Gualtiero Marchesi e titolare dell'omonimo ristorante di Brera che che fa arrivare i suoi piatti ai centri di accoglienza; don Antonio Mazzi, premio alla carriera per la Fondazione Exodus che compie 30 anni; Susy Ioveno, coordinatrice dei volontari della Stazione Centrale per l'aiuto ai profughi; Roberto Chiappella, che ha aperto una biblioteca con 5mila libri in via Rembrandt a Milano liberamente consultabili; Emiliano Mondonico, ex giocatore e allenatore di calcio che allena gli Alcolisti anonimi; Luigi Griffini, fondatore di Balzoo, Banco Alimentare Zoologico Onlus; Michela Delli Guanti, infermiera volontaria di Emergency per il caso Ebola in Sierra Leone; Lucio Nardi, magistrato pavese che nelle carceri ha organizzato cori nati dall'Associazione Magistrati; Dvora Ancona, chirurgo plastico milanese che opera gratuitamente le donne vittime di violenze deturpanti; Gianfrancesco Caccia per aver portato in Italia il Controllo del Vicinato, storica Istituzione anglosassone di solidarietà sociale.

L'Oscar del cuore consiste in una statuetta simile a quella degli Oscar cinematografici ma è in vetro ed è stata realizzata da una cooperativa sociale che offre lavoro a persone bisognose.

Un titolo particolare è stato assegnato a quattro scuole del quartiere di Quarto Oggiaro - Greppi, Trilussa, Paolo Frisi e Giovambattista Vico - per aver partecipato a percorsi didattici sulla legalità e il civismo promossi dal Comune di Milano.

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